Popsophia alla Mole senza prenotazione, successo con polemiche. «In fila al gelo con i posti già esauriti, sono entrati i raccomandati»

Tanti esclusi. Lupacchini nel mirino

Popsophia alla Mole senza prenotazione, successo con polemiche
Popsophia alla Mole senza prenotazione, successo con polemiche
di Federica Serfilippi
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Lunedì 8 Gennaio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 15:09

ANCONA Gli ingredienti del successo c’erano tutti: lo scenario splendido della Mole, la musica live, il tributo a un’icona nazionale come Raffaella Carrà, la gratuità dell’evento e la data scelta, quella dell’Epifania. E, infatti, la terza serata anconetana di Popsophia ha strappato applausi e registrato il sold out. Un successo, ma solo per pochi (420 posti la capienza dell’auditorium) fortunati.


 

Il corto circuito

Centinaia di persone sono rimaste infatti a bocca asciutta dopo aver atteso invano un posto e aver raggiunto il capoluogo dorico anche da città come Pesaro e Pedaso. Una beffa doppia, se si considera la lunga fila, al freddo e al gelo, che si è creata a ridosso dell’inizio dello spettacolo (start alle 21.15) e senza l’avviso chiaro del sold out raggiunto. L’inghippo s’è creato perché la partecipazione allo show non era previa prenotazione, bensì fino all’esaurimento dei posti a sedere. E c’è qualcuno che è arrivato all’auditorium attorno alle 17. I posti son terminati poco dopo le 19.30. Se i cittadini si sono messi in fila anche alle 20.45, un corto circuito organizzativo deve esserci stato. Tanto che ieri è divampata la polemica. In primis sui social, dove chi è rimasto in fila invano si è fatto sentire, soprattutto sul mancato avviso della fine dei posti e sulla non prenotazione dell’evento.

L’affondo

La questione ha interessato anche la politica, con l’attacco dei consiglieri comunali del centrosinistra: «L'organizzazione del Festival Popsophia è stata un disastro. Prima, l'appuntamento di dicembre cancellato. Poi, quello di gennaio organizzato senza nemmeno un banale sistema di prenotazioni, con la conseguenza che decine di persone si sono ritrovate, la sera della Befana, in fila sotto la pioggia per poi essere rispedite a casa per esaurimento posti.

Quel che è peggio, però, è che alcuni sono comunque riusciti ad ottenere un posto riservato, tra le proteste degli altri rimasti tagliati fuori».

I consiglieri d’opposizione parlano di «favoritismi» tirando in ballo Angelica Lupacchini, presidente Commissione Cultura, accusandola di aver fatto entrare «solo alcuni suoi conoscenti e raccomandati». La replica della diretta interessata: «Nessun favoritismo, ero con mio papà: è entrato regolarmente, poi è uscito in auto per prendere delle cose. Quando è tornato l’ho aspettato all’ingresso. Non sono riusciti ad entrare nemmeno alcuni assessori». L’organizzazione di Popsophia si è scusata con le persone che non sono riuscite ad entrare alla Mole: «Ci siamo trovati a gestire un flusso di persone di gran lunga superiore rispetto alla capienza dell’auditorium che è iniziato ad arrivare già dalle 17. I posti a sedere disponibili si sono quindi esauriti in pochissimo tempo. Sicuramente questa serata e le precedenti di dicembre ci sono servite per prendere le misure in vista del festival di marzo».

Le parole dell’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini: «Non ci aspettavamo una tale affluenza e dispiace per le persone rimaste fuori. Siamo contenti da una parte e dispiaciuti dall’altra. Abbiamo preferito non prendere prenotazioni perché per le altre serate (16 e 17 dicembre, ndr) qualcuno aveva prenotato e poi non si era presentato. Già questa mattina (ieri, ndr) abbiamo avuto un incontro con gli organizzatori: dal prossimo evento si torna alla prenotazione online».

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