TOLENTINO «L’istituto Filelfo resta nei locali della Quadrilatero». A dirlo è il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, mettendo così una pietra tombale sul progetto che l’amministrazione Sclavi aveva portato avanti sin dalla campagna elettorale e cioè trasferire dieci classi del liceo classico all’ex orfanotrofio, la struttura dove il Filelfo aveva sede fino al 2016.
È lo stesso Parcaroli a motivare la scelta: «Non stiamo lavorando contro nessuno - esordisce -, ma per garantire la sicurezza degli studenti, dei docenti e di tutto il personale scolastico.
Allora Parcaroli ripercorre quanto accaduto solo nell’ultimo anno: «Ad agosto scorso, il Comune di Tolentino ha incaricato un ingegnere di redigere una perizia asseverata a seguito della quale il Comune stesso ha stanziato 180mila per i lavori di riparazione del danno dei locali del liceo classico in centro storico. Gli interventi sono conclusi e, con dichiarazione del direttore dei lavori del 3 marzo scorso, sono tornati ad essere agibili (nelle stesse condizioni pre-sisma 2016), ma non sufficiemente per ospitare un istituto scolastico. In tali locali, infatti, non è stato mai fatto lo studio di vulnerabilità sismica, studio propedeutico all’eventuale progetto di adeguamento e agli eventuali lavori necessari per il raggiungimento dell’adeguamento sismico, ad oggi non presente».
Il Presidente, inoltre, ricorda che «la Provincia sta continuando a lavorare alla realizzazione del nuovo campus in contrada Pace, che metterà a disposizione dei futuri studenti e di tutto il personale, spazi idonei e sicuri. Dopo la pubblicazione a giugno del bando, entro il mese di luglio si concluderà la gara per l’individuazione della ditta che dovrà realizzare la progettazione esecutiva e poi procedere con i lavori».
Il polo sarà suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica e potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi. Tutta la struttura sarà accessibile alle persone diversamente abili e, nella parte esterna del polo, ci saranno anche ampi spazi verdi, percorsi pedonali e quattro aree riservate a parcheggi. «Infine vorrei fare un ringraziamento a tutto l’apparato tecnico della Provincia – conclude - che, con serietà e competenza amministrativa, ha saputo mettere al centro del proprio lavoro la sicurezza dei ragazzi».