Social food e sostegno linguistico: il Comune aiuta i profughi ucraini. Le attività programmate dalla giunta

L'incontro in Comune
L'incontro in Comune
di Daniel Fermanelli
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Sabato 2 Aprile 2022, 09:00

RECANATI - Il Comune di Recanati in prima linea per assistere la popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Deliberati dalla giunta gli aiuti alimentari tramite il progetto Social food e i servizi di inclusione nelle scuole tra cui la mensa scolastica e il trasporto ai minori, oltre al sostegno linguistico, su richiesta degli istituti scolastici recanatesi. Questi i principali interventi di aiuto e di assistenza diretta stabiliti dalla giunta recanatese ai 49 ucraini - quasi tutte donne con bambini - attualmente ospitati a Recanati grazie alla generosa disponibilità dei cittadini. 


«Vogliamo essere vicini e utili, comprendendo le grandi difficoltà che incontrano queste persone - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -.

Abbiamo ribadito con tutto il cuore personalmente e in giunta con i fatti, la nostra vicinanza e la totale disponibilità ad ascoltare i loro eventuali bisogni. Ringrazio i nostri concittadini e concittadine che si sono messi a completa disposizione a conferma della storica capacità di accoglienza della nostra comunità verso il prossimo e soprattutto della sensibilità verso chi soffre».

Il Comune di Recanati provvederà inoltre al coordinamento generale delle iniziative promosse dalle varie associazioni di volontariato e dal mondo della società civile. Questi i dispositivi messi in campo dal Comune in un atto di giunta redatto dall’ufficio servizi sociali e coordinato dalla dirigente Francesca Pallotta. Il provvedimento è stato illustrato dal sindaco Bravi durante un incontro con i profughi della guerra ucraina e con le famiglie residenti nel Comune di Recanati che li accolgono, alla presenza della dirigente dell’Ufficio servizi sociali e degli assessori Paola Nicolini, Mirco Scorcelli e Rita Soccio.

«Vedere sul volto persone reali, che sappiamo sfuggire ai bombardamenti, è stato un momento emotivamente carico - ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali Paola Nicolini -. Grazie all’attenzione della dirigente e all’impegno dell’ufficio servizi sociali del Comune, nonché alla completa disponibilità della giunta, si sono potuti mettere in campo alcuni dispositivi di sostegno alla frequenza scolastica e alla inclusione nella vita cittadina che speriamo diano un po’ di sollievo a persone molto provate». 


«Tra gli intervenuti ho subito notato due ragazzi, uno dell’età di mio figlio, seduti tra i tanti con le facce scure e tristi - ha raccontato l’assessore Soccio -. Ho saputo che sono con la nonna mentre i genitori sono rimasti in Ucraina. Mi si è stretto il cuore e non sapevo cosa dire per aiutarli così guardando la nostra Torre civica mi è venuta l’idea di invitarli a salire. Subito hanno accettato e non vi dico come sono cambiate le espressioni del loro volto una volta dentro. Sono rimasti stupiti dagli ambienti e affascinati dal vetro sospeso. Hanno fatto tante foto e video da mandare ai genitori e il bello è che per tutto il tempo hanno sorriso. Quando ci siamo salutati li ho visti sereni e ci siamo dati appuntamento per visitare anche gli altri musei cittadini. Questa esperienza mi porta a pensare che l’accoglienza possa e debba passare anche attraverso la cultura e la bellezza».

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