Tiene l’occupazione nelle Marche grazie soprattutto a donne e accoglienza. Nell’ultimo trimestre del 2023 +1.110 lavoratori impiegati

Tiene l’occupazione nelle Marche grazie soprattutto a donne e accoglienza. Nell’ultimo trimestre del 2023 +1.110 lavoratori impiegati
Tiene l’occupazione nelle Marche grazie soprattutto a donne e accoglienza. Nell’ultimo trimestre del 2023 +1.110 lavoratori impiegati
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 8 Aprile 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 12:38

ANCONA Benedette donne. È soprattutto grazie a loro, alla capacità di conciliare sempre più famiglia e lavoro, se l’occupazione nella nostra regione riesce a non arretrare e anzi registra un altro piccolo passo avanti. Nelle Marche, secondo gli ultimi dati Istat elaborati da Confartigianato e Cna, il quarto trimestre del 2023 ha fatto registrare una nuova crescita del numero di occupati, 1.110 in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, per un incremento pari al +0,2%. Resta un dato positivo, anche se assai meno deciso di quello del trimestre precedente quando gli occupati in più nelle Marche erano stati oltre 20mila (+3,2%) rispetto allo stesso trimestre (luglio-settembre) del 2022. 


Meno della media

La crescita degli occupati prosegue anche nelle Marche, ma è assai meno spedita rispetto al dato medio dell’Italia (+2,3%) e caratterizzata (come già nel trimestre precedente) dall’aumento dell’occupazionale femminile (+12.616 unità pari a +4,5%), dalla performance occupazionale dei servizi (+16.113 unità pari a +4,1%), che compensa il fortissimo calo dell’agricoltura (-25,5%) e quello di manifatture e costruzioni (rispettivamente -3,5% e -5,9%).

Il turismo e l’accoglienza si confermano un buon traino per l’occupazione. Tra i servizi infatti si segnala la crescita occupazionale di commercio, alberghi e ristoranti (+5.058 pari a +4,3%). Il numero degli occupati cresce grazie alla componente dei dipendenti il cui aumento (+0,8%) compensa l’ulteriore diminuzione degli indipendenti (-1,9%), effetto del ridimensionamento del numero di imprese attive che interessa da anni la regione. Cala ancora nella nostra regione nelle Marche il numero delle persone in cerca di occupazione: -4.388 disoccupati pari al -10,7% e il tasso di disoccupazione si abbassa fino al 5,4%.

Servono sostegni

«Le micro e piccole imprese forniscono il contributo maggiore alla domanda di lavoro, sottolineano Paolo Silenzi Presidente di Cna Marche e Paolo Longhi Vicepresidente di Confartigianato Marche, e in particolare quello più stabile. L’occupazione va sostenuta con ogni strumento possibile». 

Autonomi in calo

Preoccupa le associazioni di categoria il calo dei lavoratori indipendenti. «Auspichiamo un deciso impegno per sostenere gli sforzi degli imprenditori, alle prese con le minacce dell’inflazione e degli incrementi dei costi aziendali - scrivono i rappresentanti regionali di Cna e Confartigianato -. Pesano anche l’elevato costo del denaro e delle materie prime. Servono politiche pubbliche a sostegno dei settori in difficoltà e delle piccole imprese che nelle Marche rappresentano la quasi totalità del sistema produttivo. È una sfida sulla quale deve concentrarsi ogni iniziativa per non perdere un’opportunità di sviluppo per la nostra regione, per il nostro Paese».

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