Porto Recanati, corteo di protesta dall’Hotel House: «Noi lavoriamo, nessun caporalato»

Corteo di protesta dall’Hotel House: «Noi lavoriamo, nessun caporalato»
​Corteo di protesta dall’Hotel House: «Noi lavoriamo, nessun caporalato»
di Giulia Sancricca
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Domenica 23 Luglio 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 16:07
PORTO RECANATI - Un corteo con poco meno di 150 persone, ieri pomeriggio, è partito dall’Hotel House di Porto Recanati per arrivare fino in corso Matteotti, sotto la sede del Comune. Fuori da palazzo Sforza, il sindaco Andrea Michelini insieme ad altri amministratori che hanno ascoltato e parlato con i manifestati.  


Tra i temi che i residenti del condominio multietnico hanno voluto portare all’attenzione dell’amministrazione portorecanatese la questione del caporalato - ultimamente al centro del dibattito per i fondi che spetterebbero al Comune per contrastare il fenomeno - ma anche la manutenzione delle fogne e i tempi per la richiesta di residenza e ricongiungimento familiare.

«Noi lavoriamo, non caporaliamo» la scritta su uno striscione. Poi i volantini con un chiaro attacco al sindaco: «La tua amministrazione è la peggiore della storia portorecanatese». E poi un altro aspetto: «Tutti parlano male dell’Hotel House. Tutti dicono che abbiamo pretese economiche ingiuste verso il Comune.

La verità è che alla comunità condominiale dell’Hotel House viene impedito di gestirsi in proprio nel rispetto delle regole democratiche».

L'assemblea

Poi hanno spiegato che «sulla spinta dei condomini è stata convocata una assemblea dall’amministratore ormai scaduto con una convocazione appesa all’atrio, senza raccomandata. Nonostante questo, si sono presentati 400 millesimi di proprietà. All’unanimità l’assemblea ha chiesto la nomina come amministratore di Luca Davide, ma essendo necessari per la nomina 500 millesimi più uno, le comunità dell’Hotel House si sono rivolte al Tribunale. Vero è che Luca Davide è esponente locale della Lega, ma altrettanto vero è che se a qualcuno politicamente spaventa l’idea che un leghista possa riuscire a ben amministrare un palazzo multietnico le istituzioni dovrebbero agire senza considerare tali pressioni». Poche ore prima, il primo cittadino insieme alla Protezione civile era intervenuto proprio all’Hotel House per l’ennesima emergenza che ha riguardato le fogne del condominio. 

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