Coronavirus, il racconto del vigile del fuoco: «Mi hanno intubato. Tutto era iniziato con un mal di testa»

Tombesi con i sanitari prima delle dimissioni
Tombesi con i sanitari prima delle dimissioni
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Venerdì 10 Aprile 2020, 03:55
MACERATA - «Avere contratto e combattuto il Coronavirus è un’esperienza che ti segna sia a livello clinico che mentale, per questo dico a tutti di rispettare le regole e restare a casa perché questo virus può colpire davvero chiunque». Laerte Tombesi, capo reparto dei vigili del fuoco di Macerata, è uscito da poche ore dall’ospedale Covid di Civitanova dove è rimasto per una ventina di giorni. 
Tombesi è una persona molto conosciuta non solo per la sua attività professionale, sempre disponibile e al servizio degli altri. È anche presidente della Pro loco di Petriolo e organizzatore di numerose manifestazioni, tra cui “Le Cantinette”. «Un mese fa, rientrato dal turno di lavoro ho avuto mal di testa e una febbre bassa – racconta il vigile del fuoco -: il medico di famiglia mi ha consigliato di rimanere a casa per una settimana. Successivamente ho accusato affanno a livello respiratorio e ho chiamato il 118 che mi ha subito trasferito al reparto di rianimazione dell’ospedale di Civitanova dove nella stessa notte mi hanno intubato, forse per una crisi respiratoria. Tanto che poi mi sono risvegliato con una maschera addosso che ho portato per alcuni giorni». Adesso Laerte Tombesi è tornato nella sua casa, ha iniziato i 14 giorni della quarantena cui seguirà l’effettuazione di un tampone che dovrà sancire la fine di questo vero e proprio incubo. «La polmonite è guarita – prosegue il vigile del fuoco - e sto decisamente meglio anche se ci vorrà del tempo per riprendermi e poter tornare al lavoro. Nei momenti più drammatici il pensiero era alla mia famiglia con cui avevo contatti solo tramite cellulare. Famiglia che è stata posta subito in quarantena ma che, fortunatamente, non ha subito alcun contagio». 
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