Monte San Giusto, Samuele, 20 anni
morto in un incidente sulla strada maledetta

L'incidente
L'incidente
di Chiara Marinelli
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Martedì 19 Dicembre 2017, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 11:24
MONTE SAN GIUSTO - Stava tornando a casa dopo aver lavorato, come ogni giorno, nell’officina dove per tanto tempo aveva fatto il meccanico con suo padre, lungo quella strada che i pochi residenti che ci vivono chiamano “maledetta”. Una strada, via Macerata, che è stata più volte teatro di tragedie. È lì che ieri, poco dopo l’ora di pranzo, si è consumata anche quella di Samuele Cascone, di Monte San Giusto. Aveva 20 anni, compiuti da appena un paio di mesi, e ha perso la vita in un terribile frontale. È morto sul colpo, per lui non c’è stato scampo. 
Erano più o meno le 13.15 e Samuele Cascone, alla guida della sua Fiat Punto, stava percorrendo la strada che da Villa San Filippo va verso Monte San Giusto, la Ss 46. Il ragazzo lavorava come meccanico all’Officina 21, dove per tanti anni aveva lavorato anche suo padre. Indossava ancora la tuta da meccanico. Improvvisamente è avvenuto lo schianto con un’altra macchina, una Nissan Qashqai, guidata da una signora di 57 anni, A.A., operaio, pure lei residente a Monte San Giusto. Un impatto violentissimo. La Punto condotta dal ventenne è rimasta sulla carreggiata: era un groviglio di lamiere nella parte anteriore. L’altra macchina, invece, è finita sul campo che costeggia la strada. 
«Ho sentito una botta tremenda», ha raccontato un uomo che vive nelle vicinanze. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sul posto sono intervenuti due ambulanze della Croce Verde, quella di Monte San Giusto e quella di Morrovalle e Montecosaro, l’automedica del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova. Per Samuele Cascone, purtroppo, non c’era già più nulla da fare. Drammatica la scena che i soccorritori si sono trovati di fronte. Samuele è morto praticamente sul colpo. I vigili del fuoco hanno liberato la signora al volante della Nissan. La portiera della macchina, dal lato del conducente, era rimasta bloccata e ci hanno pensato i pompieri a tirarla fuori. La cinquantasettenne è rimasta cosciente durante le operazioni di soccorso. Ha anche parlato con i suoi soccorritori, ma non ricordava nulla, almeno in quei drammatici istanti, di quello che le era accaduto soltanto pochi minuti prima. Viste la gravità della situazione e la dinamica dell’incidente è stata allertata anche l’eliambulanza. Il mezzo di soccorso, partito dall’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, è atterrato sul piazzale dello stadio di Villa San Filippo. La donna, che aveva una sospetta frattura del bacino, è stata caricata a bordo e trasportata all’ospedale del capoluogo di regione per essere sottoposta ad accertamenti più approfonditi. Le sue condizioni, comunque, non sarebbero particolarmente preoccupanti, almeno secondo i primi riscontri.
Sul posto sono arrivati subito i familiari del ventenne: la mamma, il papà e le sue due sorelle, una delle quali accompagnata dal marito. Sono state strazianti le urla della mamma, alla vista del corpo senza vita del figlio: «Samuele, vita mia, rispondi a tua mamma». La donna, disperata e in lacrime, è stata soccorsa dal personale della Croce Verde di Monte San Giusto, poi è arrivata anche il suo medico curante. Momenti di apprensione anche per il papà Pasquale, come si diceva ex meccanico, ora in pensione. Sul luogo dell’incidente c’erano anche il proprietario dell’Officina 21, dove lavorava il ragazzo e che, tra l’altro, si trova a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, e il sindaco di Montes San Giusto, Andrea Gentili, che ha voluto stringersi attorno alla famiglia del giovane meccanico, colpita da un lutto tanto grave quanto improvviso. La salma di Samuele Cascone è stata trasportata all’obitorio di Macerata per l’ispezione cadaverica, come da prassi. 
I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri di Monte San Giusto, sul posto per chiarire la dinamica dell’incidente, e il tratto di strada teatro della tragedia è rimasto chiuso al traffico per svariate ore. A Villa San Filippo la circolazione, subito dopo l’incidente, è stata bloccata nel punto che è poco distante dallo svincolo della superstrada e, ovviamente, anche dalla parte opposta, dove a vietare l’accesso alle auto c’era una macchina della polizia municipale. La chiusura del traffico è stata necessaria per consentire ai soccorritori di svolgere il proprio lavoro e ai carabinieri di effettuare tutti i rilievi del caso.
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