Monte San Giusto, telefonata beffa
per far saltare la gara di bocce

Il Tribunale
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Sabato 24 Settembre 2016, 14:59
MONTE SAN GIUSTO - Avrebbe chiamato per dire che la finale di bocce era stata posticipata facendo così perdere a tavolino la squadra avversaria. È stato condannato a 30 giorni di reclusione l’imprenditore maceratese di 56 anni, F.C.. Era accusato di sostituzione di persona. Secondo l’accusa - sostenuta ieri in aula dal vice procuratore onorario Marco Tarquinio Severini - il 4 febbraio del 2010 F.C. avrebbe telefonato al bocciodromo di Monte San Giusto dove quel giorno si sarebbero dovute svolgere la semifinale e la finale del Campionato provinciale 2010 di Macerata di Terna categoria A, spacciandosi per un appartenente al Comitato provinciale della Federazione dicendo che la partita era stata posticipata. Nella semifinale la squadra sangiustese avrebbe dovuto affrontare il Castelraimondo e la vincente tra le due poco più tardi avrebbe giocato la finale con la Pineta - la squadra civitanovese -. Secondo la ricostruzione accusatoria, con la telefonata fatta all’Associazione sangiustese F.C. avrebbe indotto i tre giocatori ad arrivare in ritardo e, di conseguenza, a perdere la partita a tavolino. A seguito del fatto, costato il campionato alla terna, venne presentata una denuncia alla magistratura inquirente per fare luce sulla vicenda e risalire all’autore della telefonata. Al termine delle indagini la Procura ritenne che a effettuare la telefonata fosse stato l’imprenditore F.C., che finì sotto processo con l’accusa di sostituzione di persona. Ieri la discussione. Il giudice Danilo Russo ha condannato l’imputato a 30 giorni di reclusione, così come chiesto dal pubblico ministero Severini. F.C. era difeso dall’avvocato Gianfranco Borgani che, una volta depositate le motivazioni della sentenza potrà decidere se ricorrere in Appello.
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