Edilizia popolare, si sblocca la situazione: saranno assegnati 32 appartamenti. Dodici subito, gli altri entro l'estate

Edilizia popolare, si sblocca la situazione: saranno assegnati 32 appartamenti. Dodici subito, gli altri entro l'estate
Edilizia popolare, si sblocca la situazione: saranno assegnati 32 appartamenti. Dodici subito, gli altri entro l'estate
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 11 Febbraio 2022, 04:55

MACERATA -  Edilizia popolare in crescita anche per cercare di arginare l’emergenza abitativa che si profila in aumento sia per la crisi economica conseguente al Covid che per lo sblocco degli sfratti avvenuto da inizio anno. Così l’Erap cerca di adeguarsi alle nuove necessità che si profilano all’orizzonte.

Sono 15.800 gli alloggi nelle disponibilità Erap a livello marchigiano, 3.077 si trovano nel Maceratese, la provincia che ha avuto il maggiore incremento negli ultimi anni, dato che dopo il terremoto l’ente regionale ha acquistato 151 alloggi da destinare agli sfollati. 

Sempre restando ai numeri, 37 nuovi alloggi di edilizia popolare sono previsti a Civitanova, 11 a Recanati e 8 a Treia.

Nel capoluogo, invece, sono 32 gli alloggi Erap che saranno consegnati nei prossimi mesi, sicuramente tutti entro l’estate 2022. Ma ci saranno presto novità anche sul fronte delle assunzioni che rafforzeranno l’ente. Ne sono in previsione una trentina e due riguarderanno in particolare la sede di Macerata: un nuovo dirigente dell’ufficio tecnico e un ingegnere.

Erap che si è mosso anche sul fronte del bonus 110%, sfruttando questa opportunità anche nella provincia di Macerata con cinque lotti attivi per un investimento complessivo di 100 milioni di euro che consentiranno di trasformare grazie a risparmio energetico e impatto ambientale il patrimonio edilizio dell’ente. Che sarà ampliato in maniera incredibile a Tolentino dove, a seguito del sisma del 2016 il Comune ha scelto di non utilizzare le Sae ma di costruire nuovi alloggi di edilizia popolare, il che farà salire l’offerta a ben 199 quelli disponibili. 


Inoltre la nostra provincia potrà beneficiare del 50% di fondi messi a disposizione per le aree terremotate (circa 30 milioni) e i quelli del Pnrr (altri 23 milioni) che consentiranno di fare ulteriori e corposi interventi di edilizia popolare. Un quadro che vede nel capoluogo un punto di riferimento dell’intero territorio. «Siamo in procinto di assegnare dodici appartamenti che sono immediatamente utilizzabili – afferma il vicesindaco Francesca D’Alessandro-. Inoltre l’Erap ci ha comunicato che saranno disponibili altri 20 appartamenti da assegnarsi entro l’estate. Parliamo di alloggi già esistenti che vengono consegnati a coloro che ne hanno diritto nella graduatoria. Da settembre entrerà invece in vigore la nuova graduatoria che verrà stilata in base al regolamento approvato recentemente in consiglio comunale, con apertura di questo nuovo bando che avverrà entro marzo. Le politiche abitative sono al centro dell’azione amministrativa soprattutto in questo momento di grave crisi socio-economica». 


«Oggi, il tessuto sociale deve fare i conti con nuove povertà - prosegue D’Alessandro - che vedono alcuni soggetti scivolare verso una criticità economica che ci ha spinto a ripensare nuovi punteggi riferiti appunto alle fasce Isee. Attenzione è data inoltre ai nuclei monoparentali, alle donne sole e a quelle vittime di violenza domestica ma più in generale a tutte le situazioni legate alle fragilità anche conseguenti a separazioni e divorzi». Al momento a Macerata ci sono alcune residenze di edilizia popolare che sono state costruite in via Pavese ma che ancora non sono operative. In un edificio sono stati realizzati diciassette nuovi appartamenti destinati ad over 65 con invalidità, ma il costo dell’affitto mensile che oscilla tre 300 e 400 euro non li ha resi appetibili e le domande pervenute sono state sinora poche. A fianco, sempre nella stessa zona, è stata terminata da poco la costruzione di un altro palazzo sempre Erap.

«Un problema ulteriore è quello dell’emergenza abitativa che cresce in città - conclude D’Alessandro -. Il mercato si è contratto e non si trovano più case in affitto: da settembre in Comune sono arrivate 26 richieste di persone che cercavano alloggio. Aggiungiamo a questo che il 31 dicembre scorso è terminato il blocco degli sfratti e questo accrescerà il problema. Se ci mettiamo poi le persone che devono uscire di casa per far ristrutturare le proprie abitazioni lesionate dal terremoto e l’elevata richiesta di alloggi per universitari ci sono tante persone che, pur potendo pagare regolarmente un affitto, non trovano casa. E qualche soluzione dovremo individuarla in tempi rapidi». 

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