Gus, nessuna maxi evasione fiscale: assolto l’ex presidente Bernabucci. «Vittima di un clima d’odio»

Paolo Bernabucci
Paolo Bernabucci
di Benedetta Lombo
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 03:35

MACERATA Processo sulla presunta maxi evasione fiscale del Gus, cadono le accuse nei confronti di Paolo Bernabucci: assolto «perché il fatto non sussiste». L’ex presidente: «Una conclusione che mi commuove, c’è stata molta sofferenza. La sentenza di oggi non mi ridà niente ma segna un punto». La sentenza è arrivata nel primo pomeriggio di ieri a Macerata quando il giudice Federico Simonelli ha letto il dispositivo all’esito della camera di consiglio. Poco prima era stata celebrata la discussione in cui il pubblico ministero Francesca D’Arienzo aveva concluso la propria requisitoria chiedendo la condanna dell’imputato a tre anni e tre mesi di reclusione. 

 
«Nel corso del dibattimento – ha commentato a margine del processo l’avvocato Gianluca Gattari - è stato dimostrato che il Gus non svolgeva attività imprenditoriale, ma operava come una Onlus e come tale non era soggetta al pagamento delle imposte dirette ed era esentata dal pagamento dell’Iva come previsto dalla normativa specifica vigente». Il processo prendeva le mosse da un controllo di natura fiscale eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Macerata sui bilanci di tre Onlus del capoluogo e tra queste, appunto, c’era il Gruppo umana solidarietà all’epoca guidata da Bernabucci. Secondo l’ipotesi accusatoria la Onlus dedita all’accoglienza degli immigrati, di fatto avrebbe svolto attività di tipo imprenditoriale e per questo motivo sarebbe stata tenuta a pagare le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. In particolare i finanzieri avevano preso in esame le dichiarazioni presentate per gli anni che vanno dal 2012 fino al 2016 e avevano scoperto una serie di presunte anomalie. Per alcuni anni non era stata presentata la dichiarazione relativa all’imposta sul valore aggiunto (Iva), per altri invece erano state presentate le dichiarazioni relative all’Iva e all’Ires (Imposta sul reddito delle società) ma indicando elementi attivi inferiori a quelli effettivi. Anno dopo anno i finanzieri avevano accertato che erano state tante le imposte non pagate. Nel corso del processo la difesa ha sostenuto che il Gus non svolgeva attività imprenditoriale, ma è sempre stata una Onlus, non c’era distribuzione di utili, non c’era finalità di lucro né commercialità dell’attività svolta, rispettava i criteri di democraticità, per cui era esente dal pagamento di Iva e Ires. Ieri l’assoluzione.
«Una conclusione che mi fa piacere, anzi mi commuove – ha commentato Bernabucci –.

Non nascondo che c’è stata molta sofferenza, non tanto per il clima d’odio verso l’organizzazione che rappresentavo quanto per la sofferenza fisica e personale. Quasi che quest’odio avesse avuto bisogno di una vittima sacrificale. Non ci sono stato più io come presidente e, come d’incanto, è cessata ogni polemica. Non penso di aver meritato un’attenzione così forte. Ringrazio il mio avvocato e amico Gattari per il lavoro svolto. La sentenza di oggi non mi ridà niente ma segna un punto». Prima delle dichiarazioni Bernabucci si era sfogato su Facebook con parole piuttosto dure affermando di aver ricevuto, in questi ultimi anni, letame maceratese. Il Gus era finito al centro delle polemiche, anche a livello politico, dopo i casi dell’omicidio di Pamela Mastropietro e del raid razzista di Luca Traini. 

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