Cancellati i debiti fino a mille euro, assist alle famiglie di Macerata. Caldarelli: «Nessun impatto sul nostro bilancio»

Cancellati i debiti fino a mille euro, assist alle famiglie di Macerata. Caldarelli: «Nessun impatto sul nostro bilancio». Nella foto l'assessore Marco Caldarelli
Cancellati i debiti fino a mille euro, assist alle famiglie di Macerata. Caldarelli: «Nessun impatto sul nostro bilancio». Nella foto l'assessore Marco Caldarelli
di Marco Pagliariccio
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12:07
MACERATA - Multe non pagate, cartelle esattoriali mai riscosse, cumuli di carta che si accumula nel corso degli anni. L’amministrazione comunale ha deciso di aderire allo stralcio delle cartelle inferiori ai 1.000 euro relative al periodo 2000-2015, opportunità fornita dal Governo nei mesi scorsi e che sbloccherà una situazione che di fatto si è andata congelando negli anni: circa 2,5 milioni di euro che al Comune costerebbe di più cercare di riscuotere che non cancellando tout court la cifra dal bilancio dell’ente.  


Il Consiglio comunale aveva dato l’ok al provvedimento lo scorso 27 marzo coi voti della maggioranza e l’astensione delle opposizioni. «Si tratta di 16 anni di crediti che erano ancora in pancia al Comune, ma coi nostri uffici abbiamo valutato che l’Agenzia delle Entrate recupera una media dell’8% di questi crediti e che lo fa in larghissima parte entro i primi tre anni dalla emissione delle cartelle, il resto restava sostanzialmente inevaso – spiega l’assessore al bilancio Marco Caldarelli – cancellarli in realtà non comporta l’annullamento di un credito effettivamente incassabile». 

La quota


«Tra l’altro, ci sarebbe stata da pagare una quota di spese per dare esecuzione ai provvedimenti di riscossione. Ora l’Agenzia delle Entrate farà il conto di quanto speso fino ad ora ma senza caricarne di ulteriori, rimuovendo quelle in sospeso. Il rischio - prosegue l’assessore - era quello di spendere centinaia di migliaia di euro per riscuotere crediti che comunque non riusciremmo a recuperare per vari motivi: perché magari si tratta di multe elevate a cittadini stranieri, ad aziende fallite, a persone decedute e cose del genere». Di questi 2,5 milioni circa che vengono stralciati, la stragrande maggioranza sono sanzioni relative al Codice della strada, ma non solo. E parliamo di cifre minime, a volte anche solo multe derivanti da divieti di sosta o parcheggi non pagati. 

I mancati pagamenti


Spesso dopo tutti questi anni andare a recuperarli è un problema che va a sovraccaricare gli uffici per produrre risultati minimi. «Abbiamo mancati pagamenti della mensa per circa 30mila euro, quindi intorno ai 100mila euro di crediti tributari ed il resto sono tutte sanzioni amministrative legate al Codice della strada – approfondisce Caldarelli – i crediti tributari sono così pochi perché già dal 2017 i crediti che vantiamo, come Comune, abbiamo iniziato a riscuoterli da soli, senza passare dall’Agenzia delle Entrate.

Con il risultato che la percentuale di recupero è balzata dall’8 al 30%. Ma sarebbe impensabile avviare un’azione esecutiva per andare a recuperare magari una multa di 40 euro di 20 anni fa». 

I crediti accantonati


Il Comune, prudenzialmente, negli anni ha sempre accantonato delle risorse nel fondo per i crediti di dubbia esigibilità nel caso i crediti da teorici diventassero incidenti realmente sulle casse dell’ente. «In pratica un fondo che certifica quei crediti ma che non li utilizza per la spesa corrente – continua l’assessore – i crediti provenienti dalle multe prudenzialmente finiscono al 100% in questo fondo. Poi se si incassano effettivamente il 20 o il 30% benissimo, ma c’è già la copertura finanziaria necessaria. Per cui problematiche di bilancio non ce ne sono. Nell’ultimo bilancio questo fondo era di 700mila euro, che verrà quindi eliminato del tutto con il prossimo riaccertamento. Sarebbe inutile tenere bloccate quelle risorse». 
Maggio poi è il mese di Tari e Imu, ma su quelle il Comune non mette mano, come già stabilito da mesi. Anzi. «Come stabilito già col bilancio approvato a dicembre, siamo in linea con le previsioni consolidate da anni e per cui non c’è stata necessità di fare alcun cambiamento a livello di costi per i cittadini – conclude Caldarelli – abbiamo sconti e potenziamento di alcuni interventi per certe fasce di reddito e famiglie numerose, ma non ci sono particolari novità. Le tariffe in sé sono stabili». 

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