L'amministrazione comunale di Macerata stralcia interessi e sanzioni sulle mini-cartelle

L'amministrazione comunale di Macerata stralcia interessi e sanzioni sulle mini-cartelle
L'amministrazione comunale di Macerata stralcia interessi e sanzioni sulle mini-cartelle
di Mauro Giustozzi
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Martedì 14 Febbraio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 16:21
MACERATA - Sanzioni e interessi, anche il Comune di Macerata aderisce allo stralcio dei debiti residui fino a mille euro stabilito nella legge di bilancio 2023. Per i carichi affidati in riscossione agli enti nel periodo 2000-2015 viene stabilito infatti un annullamento dei debiti riferito però solo a sanzioni e interessi, compresi gli interessi di mora. Le somme relative alla quota capitale restano invece interamente dovute.  


Per quanto riguarda il comune di Macerata questo aspetto interessa quasi esclusivamente le cartelle esattoriali inerenti multe e sanzioni relative al codice della strada, mentre gli altri tributi, dal 2011, vengono recuperati tramite ingiunzioni effettuate dagli uffici comunali, ingiunzioni che non rientrano in questa rottamazione di sanzioni e interessi delle cartelle non pagate. «In riferimento alle cartelle legate a violazioni al Codice della strada passate a Equitalia – esordisce l’assessore comunale ai Tributi, Marco Caldarelli - fino al 2015 pesano per circa 3,2 milioni di euro, dei quali circa 2,5 milioni di euro in sanzioni vere e proprie che non si annullano comunque ed il restante, oltre 600mila euro, che sono gli interessi che si rottamano. Questi sono residui di cartelle esattoriali che in parte sono stati incassati da Equitalia, circa l’8-10% che è già stato recuperato su queste somme mentre per il rimanente la possibilità di incasso rasenta lo zero. C’è un altro aspetto che mi preme sottolineare e cioè che questa cifra legata alle sanzioni e interessi del codice della strada viene accantonato nel Fondo crediti di dubbia esigibilità: sono somme che non si possono utilizzare perché difficilmente saranno recuperate, anche in parte, per cui se un domani cancellassimo questa voce non ci sarebbe alcun effetto negativo sul bilancio comunale. Va ricordato poi che c’è un emendamento al decreto Milleproroghe in discussione in Parlamento che se approvato consentirà ai Comuni di decidere se confermare la sola rottamazione di sanzioni e interessi, oppure rinunciare e chiedere l’intero pagamento delle cartelle o ancora di rottamare tutto, compreso anche la multa non solo interessi e sanzioni». 
Gli altri tributi comunali, invece, non rientrano in questo stralcio parziale delle cartelle esattoriali, perché dal 2011 non è più Equitalia ma sono direttamente gli uffici comunali, tramite ingiunzioni, a provvedere al recupero di tali somme, ingiunzioni che sono escluse dalla rottamazione.

Uffici comunali che riescono a recuperare fino al 30% delle somme dovute. 

La cartelle fino al 2010


«Le cartelle tributarie sino al 2010 - prosegue l’assessore Caldarelli - sono in mano ad Equitalia, ci sono 210mila euro da recuperare, di cui 119mila di imposte varie, 17mila euro interessi e 73mila euro di sanzioni. Da qui vanno tolte tutte le cartelle superiori a mille euro, che fa scendere a 80mila la cifra da recuperare più sanzioni e interessi. Crediti che saranno secondo me impossibili da incassare». Nel corso del 2022 il totale degli accertamenti dei tributi non pagati è di quasi due milioni e mezzo con oltre un milione di euro incassati invece dal recupero coattivo delle multe non pagate. Sono stati 1.259 accertamenti esecutivi Imu per gli anni pregressi, 526 accertamenti esecutivi per la Tasi, 705 per omessa o infedele dichiarazione della Tari per gli anni pregressi, 118 ingiunzioni Tosap per le annualità antecedenti al 2020 e 1190 ingiunzioni per le sanzioni emesse nel 2019 relative alle violazioni del codice della strada. A fine 2022 risultano ancora da incassare un milione 187.683 per gli accertamenti Imu degli anni precedenti, 73.938 euro per quelli della Tasi, 564.787 euro relativi alle omesse o infedeli dichiarazioni Tari, 65.756 euro di ingiunzioni Tosap relative a prima del 2020 e infine 518.764 euro per le ingiunzioni relative alle multe non pagate. Nonostante le ingiunzioni di pagamento queste somme, per un totale di 2 milioni e 470 mila euro, non sono state pagate dai maceratesi. 

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