MACERATA - Ieri è stata celebrata la “Giornata in memoria delle vittime del Coronavirus”. Era proprio il 18 marzo del 2020 quando a Bergamo furono utilizzati i camion dell’Esercito per portare i feretri dei deceduti per Covid nei forni crematori fuori città.
A distanza di un anno, la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità il Ddl dando il via libera definitivo al riconoscimento del 18 marzo come “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus”, per ricordare tutte le persone decedute a causa della pandemia. Cerimonie ieri sono state organizzate anche in tutti i Comuni della provincia di Macerata. Nel capoluogo il sindaco Sandro Parcaroli ha osservato un minuto di silenzio e il dipendente Roberto Paniccià, in piazza della Libertà, ha suonato con la tromba “Il silenzio”. Cerimonia simile, in presenza del primo cittadino Fabrizio Ciarapica, anche a Civitanova. A Treia appeso anche un fiocco nero sulla bandiera davanti al Comune.
A Monte San Giusto, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Gentili, «ha voluto ricordare questa giornata con un ulteriore gesto, un qualcosa che rimanga anche negli anni futuri - afferma il primo cittadino spiegando l’iniziativa -.