«Soluzioni per il caro delle bollette e candidati legati al territorio» L'appello di Confindustria, Cna e Confartigianato

«Soluzioni per il caro delle bollette e candidati legati al territorio» L'appello di Confindustria, Cna e Confartigianato
«Soluzioni per il caro delle bollette e candidati legati al territorio» L'appello di Confindustria, Cna e Confartigianato
di Marco Pagliariccio
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Martedì 23 Agosto 2022, 03:00

MACERATA  - La saracinesca si è tornata ad alzare già ieri per molte aziende del Maceratese. Smaltita la settimana clou delle vacanze agostane, si torna a fare i conti con la tante incertezze di una fase storica nella quale sembra di essere sull’orlo della tempesta perfetta.

 

Guerra in Ucraina, caro energia e incertezza politica dettata dal cambio di governo in piena estate tengono tutti sul chi va là, ma c’è soprattutto il timore che il sistema produttivo possa non reggere l’urto di una tale congiuntura. «In realtà oggi siamo solo a un capolinea di situazioni che ci portiamo avanti da anni – rimarca il presidente di Confindustria Sauro Grimaldi – la questione energetica è cruciale, così come una riforma del mercato del lavoro, ma non sono temi che abbiamo scoperto stamattina. Ne parliamo da tempo. Un intervento che sarebbe cruciale, collegato all’energia ma non solo, è la realizzazione di un termovalorizzatore. La legge regionale lo vieta, ma sarebbe fondamentale per chiudere il cerchio di una economia davvero circolare, risolvendo da un lato il problema dello smaltimento dei rifiuti e dall’altro producendo energia».

«Ma c’è un problema di tempistiche - dice -: a essere ottimisti, prima di novembre il nuovo governo non andrà a pieno regime. E poi c’è il confronto con l’Unione Europea per il Pnrr: rischiamo di perdere opportunità enormi, stiamo vedendo già bandi che vengono pubblicati in questi giorni con scadenza a inizio settembre. I problemi li conosciamo, vogliamo sapere con certezza come, quando e con quali risorse li vogliono risolvere coloro che si candidano a governare». Due le richieste che accomunano le principali associazioni di categoria: fare qualcosa contro il caro bollette e portare in Parlamento rappresentanti che siano davvero legati al territorio marchigiano. Ma se per la prima qualche speranza può esserci, trattandosi di tematica che tocca tutto il Paese, per la seconda la compilazione delle liste non sembra aver soddisfatto granché. 

«Intanto c’erano qualcosa come 271 scadenze esattoriali fissate per ieri, un bel regalo di rientro dalle ferie – aggiunge il presidente di Confartigianato Enzo Mengoni – però la questione delle bollette è chiaramente quella più urgente: visto che il governo non c’è, chiederemo alla Regione di fare qualcosa per bloccare i prezzi dell’energia, se continua così chiudiamo tutti. Ci sono aziende che hanno visto aumenti del 5-600 percento. Ma c’è anche la questione viabilità da risolvere, sia sul fronte stradale che ferroviario. Carne al fuoco ce n’è, noi avevamo chiesto ai partiti di candidare personalità del nostro territorio perché potessero farsi portavoce di problematiche che conoscono per averle toccate con mano. E invece non è proprio andata così». Le bollette fanno paura, ma di problemi per le aziende ce ne sono davvero tanti da risolvere. «Il caro energia è la cosa che fa più paura, ma non la sola – fa eco Maurizio Tritarelli, presidente di Cna – il costo e la difficoltà nel reperimento delle materie prime resta un tema chiave, ma c’è un problema di reperimento anche della manodopera in alcuni settori».

Sappiamo del turismo perché è un settore che è cresciuto fortemente, l’unico nelle Marche col segno più, ma il problema c’è anche nell’edilizia, dove mancano persino le aziende ormai: abbiamo un rapporto con Cna Imola che ci manderà delle sue aziende a dare una mano soprattutto sul fronte della ricostruzione.

Anche noi avevamo chiesto ai partiti che i candidati fossero tutti della nostra provincia, invece vediamo molti paracadutati e pochi veri rappresentanti del nostro territorio: attendiamo la stesura definitiva, ma c’è il rischio che avremo al massimo un paio di rappresentanti a Roma. Con tutto ciò che ne consegue»

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