RECANATI - Da una parte la sfida politica per cambiare Recanati e portare il centrodestra unito al governo della città leopardiana, dall’altra l’impegno nell’azienda di famiglia (Pepa trasporti, ndr) in continua crescita e quello alla guida di Confartigianato regionale. È diviso tra più fuochi Emanuele Pepa, papabile candidato sindaco che mette d’accordo i partiti di centrodestra, al lavoro per espugnare un’altra roccaforte rossa e passare dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza.
Ed è per questo che l’imprenditore non ha ancora sciolto le riserve: consapevole del tempo che, non tanto la campagna elettorale, quanto gli eventuali cinque anni da sindaco, potrebbero togliere all’attività imprenditoriale portata avanti insieme a suo padre e ai suoi due fratelli.
La visione
Chiaro che, da imprenditore e rappresentante impegnato da anni nel settore degli artigiani, Pepa è abituato a guardare avanti e - sebbene non voglia sbilanciarsi sulla Recanati che sogna - ha già comunque diverse idee su ciò che la città dovrebbe cambiare: «È una Recanati spenta, non solo agli occhi dei cittadini, ma soprattutto della regione e della nazione». Pepa pensa alla condivisione con i cittadini e alla necessità di investimenti che rendano la sua città al passo con i tempi: «Recanati merita molto di più».