Elezioni a Recanati, il gruppo di Fiordomo risponde al sindaco: «La maggioranza? Cambiata da Bravi»

Elezioni a Recanati, il gruppo di Fiordomo risponde al sindaco: «La maggioranza? Cambiata da Bravi»
Elezioni a Recanati, il gruppo di Fiordomo risponde al sindaco: «La maggioranza? Cambiata da Bravi»
di Giulia Sancricca
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:54

RECANATI «La maggioranza è stata cambiata dal sindaco. Riprenda le deleghe, noi restiamo civici». È la risposta degli assessori Francesco Fiordomo (Lavori pubblici) e Michele Moretti (Ambiente e Urbanistica) e dei consiglieri di “Vivere Recanati” all’aut aut lanciato da Antonio Bravi che ha chiesto le dimissioni dei due componenti della giunta dopo l’annuncio della candidatura a sindaco di Fiordomo sostenuta da sette esponenti dell’attuale maggioranza.

La reazione

A ogni azione corrisponde una reazione.

E se quella di Bravi sembrava appunto una decisione presa sull’onda di quello che lui stesso ha definito «tradimento», a ripercorrere quanto avvenuto negli ultimi anni sono gli esponenti della civica “Vivere Recanati” che ricordano come ad aver fatto inceppare il meccanismo dei rapporti non sia stata tanto la loro candidatura, quanto «la mancanza di coerenza» che affonda le radici a qualche tempo addietro. A intervenire su questo non sono solo i due assessori che, pur di garantire la maggioranza e portare avanti quanto avviato in giunta, avrebbero comunque continuato a lavorare in amministrazione negli ultimi mesi prima delle elezioni; la risposta a Bravi viene infatti firmata anche dai consiglieri Tania Paoltroni, Cino Cinelli, Stefano Miccini, Carlotta Guzzini, Giorgio Generosi e Marco Canalini.

La posizione

«Cinque anni fa - dicono - gli elettori hanno premiato una coalizione civica che candidava a sindaco Antonio Bravi. Questo gruppo è andato avanti con senso di responsabilità anche quando gli accordi sono venuti meno, prima con l'avvicinamento poi con l'accordo con un partito politico (il Pd, ndr). Abbiamo lavorato per Recanati, in particolare per utilizzare al meglio i fondi del Pnrr. Nonostante la nostra volontà di proseguire come esperienza civica, il sindaco ha cambiato strategia tornando a una logica partitica, di chiusura e contrapposizione, che non ci piace. Logica che si esprime in accuse e polemiche che leggiamo in queste ore e che non ci appartengono e alle quali non vogliamo in alcun modo replicare». «In questi anni - sostengono - abbiamo sopportato fin troppo ed era chiaro da tempo che non eravamo disponibili a fare altro che non proseguire il percorso civico. Il sindaco lo sa almeno da due anni, è stato detto e ridetto in tutte le sedi. Si è cercato in ogni modo di imporre la scelta partitica ma noi siamo coerenti. Il sindaco ha scelto una strada diversa, quella del partito. Bene, ci dispiace ma rispettiamo la scelta, buon lavoro. Però evitiamo di parlare di tradimenti, amicizia, stupore: sono valori troppo importanti per essere chiamati in causa dal teatrino partitico al quale non vogliamo partecipare. Bravi riprenda le deleghe di noi assessori e consiglieri comunali. Mancano poche settimane al termine della legislatura. Noi ci concentriamo sulla città, sulle idee e sui progetti per il futuro».

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