RECANATI L’attuale composizione del consiglio comunale e le coalizioni per il prossimo appuntamento elettorale sembravano essere due rette parallele destinate a non incontrarsi. Se, infatti, l’accordo tra il sindaco Antonio Bravi con il Pd, in vista delle elezioni, non aveva cambiato formalmente l’assetto del Consiglio, con i dem ancora all’opposizione, era facile pensare che nemmeno la decisione degli assessori Francesco Fiordomo e Michele Moretti, della presidente Tania Paoltroni e di altri cinque consiglieri di non correre con il sindaco alle prossime elezioni avrebbe cambiato le carte in tavola fino al prossimo giugno.
Il cambiamento
Ma così non è stato. L’aut l’aut lanciato dal primo cittadino ai due assessori - che avrebbero in queste ore riconsegnato le deleghe - ha infatti dato una scossa all’intera assise e ora sono diversi gli scenari che si profilano. Il punto di partenza: in Consiglio Bravi ha dalla sua parte i consiglieri Antonella Mariani, Sergio Bartoli, Roberta Sforza e Reginaldo Polsonetti. Sono cinque in tutto. All’opposizione ci sono i tre consiglieri di centrodestra Simone Simonacci, Benito Mariani e Pierluca Trucchia e i dem Andrea Marinelli, Gianfilippo Simoni e Graziano Bravi, sebbene la posizione degli ultimi tre per la futura coalizione sia a favore e non contro. Dunque sei consiglieri in minoranza. L’ago della bilancia è rappresentato da coloro che - dopo la richiesta di Bravi a Francesco Fiordomo e Michele Moretti di dimettersi - hanno deciso di farsi da parte e sono Tania Paoltroni, Cino Cinelli, Stefano Miccini, Carlotta Guzzini, Giorgio Generosi e Marco Canalini.
Le ipotesi
A questo punto entrano in giorno le ipotesi: i tre consiglieri dem potrebbero passare formalmente dall’opposizione alla maggioranza, portando così il numero di Bravi da cinque a otto.
Il centrodestra
Intanto c’è chi cavalca l’onda della crisi in favore del terzo candidato, quello del centrodestra, Emanuele Pepa. Luca Marconi, coordinatore provinciale Udc va all’attacco: «È sempre la solita sinistra perfettamente coniugata a un alto senso di ipocrisia politica. Quello a cui stiamo assistendo, nel dialogo a distanza fra il sindaco Antonio Bravi e l’assessore Francesco Fiordomo è un ridicolo teatrino fra innamorati traditi». Poi il sostegno al candidato Pepa: «Autorevole e rispettato da tutti. Ai recanatesi faremo capire bene questa differenza: l’amore per la città con un fondamento etico e valoriale di tutto rispetto che il centrodestra porta in dote, contrapposto ad una stanca occupazione del potere da parte degli stessi personaggi da quindici anni ad oggi».