Trovato morto nel cortile di casa, i suoi 30 gatti ora sono in cerca di un padrone

Uno dei 30 gattini rimasti senza un padrone
Uno dei 30 gattini rimasti senza un padrone
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Domenica 10 Luglio 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 08:16

CORRIDONIA - Da una tragedia l’inizio di una nuova vita. Qualcosa si sta iniziando a muovere per i 30 gatti rimasti senza un padrone dopo che quello che avevano, un sessantacinquenne di Passo del Bidollo, si era tolto la vita lunedì scorso.

 
L’associazione Oipa Macerata e il gruppo spontaneo Zampamicia, infatti, si sono fatti carico del problema in primis di sfamare e curare gli animali e poi di trovare loro una nuova casa. «Tre cuccioli sono stati già affidati e altri tre lo saranno lunedì (domani, ndr.) – fanno sapere i volontari che stanno seguendo la vicenda – per cui pensiamo che nel giro di pochi giorni la metà di questi gatti saranno già sistemati. Tutte persone brave e sensibili che capiscono la situazione, non fanno problemi sul fatto che i gattini siano sverminati o altro ma che lo fanno puramente per amore per questi animali».

Giorno dopo giorno i volontari si recano all’abitazione ormai abbandonata per curare e dare da mangiare a tutti i gatti rimasti. «La casa è di proprietà di un’azienda lì vicino, dobbiamo ringraziarla per permetterci ogni giorno di far intervenire i volontari autorizzati mentre cerchiamo di risolvere la situazione – proseguono Oipa e Zampamicia – i cuccioli vorremmo riuscire ad affidarli tutti, per i grandi si è instaurata una bella collaborazione con il Comune di Corridonia, che si sta dando subito da fare per trovare loro una collocazione idonea, e con il Servizio veterinario dell’Area Vasta 3. Una triangolazione già rodata, che aveva funzionato anche lo scorso anno, quando a Treia ci trovammo davanti a un maxi abbandono di circa 40 gatti».

Chi volesse aiutare ma senza necessariamente adottare un gatto, può comunque farlo rivolgendosi a Oipa Macerata o Zampamicia Gruppo Volontari Macerata: «Servono soprattutto crocchette e antiparassitari», concludono i volontari.
 

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