Cade con lo scooter a causa delle buche, giovane ferito. Il Comune costretto a risarcire

Palazzo Sforza, sede del Comune di Civitanova
Palazzo Sforza, sede del Comune di Civitanova
di Domenico Ciarrocchi
2 Minuti di Lettura
Martedì 8 Dicembre 2020, 22:26

CIVITANOVA - Una buca maledetta. Giovane cade con lo scooter vicino a piazza San Marone, finisce all’ospedale e, dopo una lunga controversia legale, vince la causa contro il Comune di Civitanova: un risarcimento di circa 20mila euro, comprese le spese legali, a carico dell’amministrazione municipale che, subito dopo l’episodio, si era rifiutata di riconoscere il danno.

LEGGI ANCHE:

Dopo lo scontro con un furgone auto urta la conduttura del gas e ne provoca una fuoriuscita: momenti di paura

 

L’incidente risale all’estate di sei anni fa: era la sera del 23 luglio 2014 quando il ragazzo, all’epoca di 17 anni, difeso dall’avvocato Andrea Bracalente del foro di Fermo e con studio a Civitanova, aveva perso il controllo del mezzo a causa di gravi anomalie del fondo stradale: secondo quanto emerso, per una carente manutenzione erano presenti crepe e avvallamenti pericolosi per la circolazione. Un tratto di strada, tra l’altro, poco illuminato e quindi più pericoloso di notte. Il Comune aveva respinto la richiesta di un risarcimento e la causa era approdata, nel 2017, in tribunale a Macerata, dove si è conclusa dopo 3 anni con la sentenza che certifica la responsabilità dell’amministrazione, disponendo quindi la liquidazione del danno fisico e delle spese legali.

Il ragazzo, dopo la caduta, era stato portato al pronto soccorso di Civitanova e in seguito costretto a seguire le terapie per la rottura di un legamento a un ginocchio, tanto da essere poi sottoposto a un intervento chirurgico. Alcuni testimoni oculari avevano confermato il legame dell’incidente con la strada dissestata. «Secondo quanto stabilito - rimarca l’avvocato Bracalente - vi erano buche sul manto stradale e problemi di scarsa manutenzione che hanno provocato la caduta, Il Comune di Civitanova aveva respinto la richiesta di un risarcimento e l’invito per una negoziazione non aveva avuto esito, malgrado la presenza di testimoni e foto, costringendoci a rivolgerci al tribunale».

La sentenza conferma la responsabilità dell’ente proprietario della strada, aprendo anche possibili risvolti per episodi analoghi, con infortuni anche gravi: spesso le vittime non prendono in considerazione la possibilità che la causa dell’incidente possa essere ricondotta a chi è tenuto a garantire la sicurezza della circolazione con la manutenzione delle strade.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA