Sentenza Tar, Manola Gironacci torna a Palazzo Sforza (dovrà essere convocata in giunta). Buldorini a Ciarapica: «Un attacco alla Lega»

Manola Gironacci
Manola Gironacci
di Giulia Sancricca
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Sabato 23 Marzo 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:18

CIVITANOVA Manola Gironacci a Palazzo Sforza. Dopo la sentenza del Tar che ha accolto il suo ricorso annullando la sfiducia da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore ieri mattina ha incontrato il segretario comunale. Dal confronto è emerso che - come stabilito dalla sentenza - Gironacci è assessore del Comune di Civitanova e quando sarà convocata la giunta anche lei potrà partecipare alla riunione. Questa la situazione in termini formali. 

Gli aspetti

Diverso però l’aspetto umano: il sindaco, infatti, al di là delle formalità ricorda di aver «revocato le deleghe a Gironacci perché è venuta meno la fiducia. Al di là del fatto che si sia formalmente iscritta alla Lega - dice Ciarapica - la scorrettezza sta nel fatto che non abbia coinvolto né la sua lista né il sottoscritto dei suoi movimenti politici che abbiamo appreso dalla stampa». Il primo cittadino non si sbilancia sul futuro: «Non ho ancora parlato con Gironacci, lei non mi ha cercato. Comunque la sentenza è oggetto di valutazione insieme al mio avvocato». Parole che lasciano intuire come sia difficile che possa tornare la fiducia solo sulla base della sentenza. Ciarapica dovrà infatti fare i conti pure con il resto della giunta: qualora Gironacci dovesse rientrare non sono infatti esclusi dei malumori all’interno del gruppo.

La sentenza

La sentenza è stata motivo di soddisfazione non solo per Manola Gironacci (assistita dall’avvocato Pietro Siciliano), ma anche per il coordinatore provinciale della Lega, Luca Buldorini: «Sono felice perché una cittadina e imprenditrice scelta dal popolo, competente e capace di svolgere il suo ruolo, può continuare a portare avanti il suo lavoro in Comune. È vero che lei non si è mai iscritta alla Lega, ma faccio fatica a credere che oggi sia vietato poter sostenere un movimento, condividere o confrontarsi in politica al di là delle bandiere e degli schieramenti di appartenenza.

Trovo assurdo che un assessore che si trova in sintonia con le linee politiche del ministro delle infrastrutture (Matteo Salvini, ndr) venga buttata fuori da una giunta di centrodestra. Diverso sarebbe stato se si fosse mostrata vicina al Pd o a Rifondazione comunista». Allora l’affondo nei confronti di Forza Italia, partito del primo cittadino: «Questo comportamento da parte degli azzurri mi è sembrato strano. Pare un comportamento pretestuoso volto solo a fare guerra a una Lega che, secondo me, sta facendo bene sul territorio. È stato solo perso tempo nell’attaccare un amministratore encomiabile. Spero sia stata una brutta parentesi politica, volta all’ego personale di qualche sindaco e che si possa continuare a lavorare per il bene della città. Auspico che il sindaco Ciarapica rimetta la Gironacci al suo posto per portare avanti i progetti rimasti sospesi a causa di questa assurda vicenda».

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