Bilanci truccati e fondi Covid spesi a fini personali: i titolari di quattro società nei guai

Bilanci truccati e fondi Covid spesi a fini personali: i titolari di quattro società nei guai
Bilanci truccati e fondi Covid spesi a fini personali: i titolari di quattro società nei guai
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Lunedì 24 Gennaio 2022, 17:37

CIVITANOVA - Frodi nella percezione e nell'utilizzo dei finanziamenti pubblici per l'emergenza Covid: nei guai i titolati di 4 società denunciati dalla Finanza di Civitanova e Porto Recanati. In tre aziende i militari hanno scoperto come circa 45mila dei 260mila euro erogati erano stati distratti per fini personali. In un quarta, invece è stato scoperto come i bilanci fossero stati gonfitai per accedere ad un finanzamento a fondo perduto di circa 14mila euro.

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Nello specifico, i Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati, avvalendosi, in alcuni casi, anche dei poteri di polizia valutaria e quindi attraverso approfondimenti di natura antiriciclaggio, hanno esaminato sia le movimentazioni bancarie poste in essere da tre società, risultate percettrici di finanziamenti coperti da garanzia pubblica per complessivi € 260.000 circa, sia i dati della fatturazione elettronica associata all’attività svolta, constatandone la distrazione di parte di essi per fini personali e/o familiari, contrariamente a quanto previsto dalla legge.

Gli amministratori delle citate società controllate sono stati conseguentemente segnalati alla Procura della Repubblica per i reati di malversazione a danno dello stato e appropriazione indebita aggravata, nonché all’Agenzia delle Entrate per l’applicazione delle relative sanzioni amministrative. L’attività svolta dal Gruppo di Macerata ha riguardato, invece, un’impresa risultata aver percepito un contributo a fondo perduto di oltre € 14.000. Attraverso l’esame della documentazione contabile è emerso, in questo caso, che l’imprenditore ha dichiarato un fatturato superiore a quello effettivo, allo scopo di incassare un contributo maggiore di quello spettante. Il responsabile è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per l’applicazione delle relative sanzioni amministrative. Complessivamente, ammontano a circa € 60.000 le somme indebitamente percepite, in relazione alle quali, oltre alle conseguenze di natura penale, si rischiano sanzioni amministrative che possono arrivare fino al 200% della somma indebitamente percepita.

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