"Consumazioni 10 euro, in compagnia 20", ma il night è abusivo: ennesima chiusura per il Blue Moon

"Consumazioni 10 euro, in compagnia 20", ma il night è abusivo: ennesima chiusura per il Blue Moon
"Consumazioni 10 euro, in compagnia 20", ma il night è abusivo: ennesima chiusura per il Blue Moon
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Lunedì 24 Gennaio 2022, 15:22

ANCONA - Chiuso per 20 giorni il "Blue Moon" e stop immediato agli spettacoli: il titolare del locale era infatti in possesso della sola licenza per la somministrazione di bevande ed alimenti, ma il bar era stato trasformato in un vero e proprio night. Con tanto di luci soffuse, privè e pubblicità su Facebook: “posto caldo ed accogliente per ogni evento e persona”, “vi aspettiamo al locale con musica, cocktail e dolci compagnie per tutti i gusti..." . Il locale è finito nei guai (non per la prima volta, viste le precedenti sanzioni per fatti di ordine pubblico, norme anti Covid ed irregolarità lavorative) dopo l'ispezione di due poliziotti in borghese che si sono fi nti poliziotti.

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Il Questore di Ancona, Cesare Capocasa ha disposto la chiusura, per venti giorni, al titolare di un noto pubblico esercizio sito a Vallemiano, sulla base degli accertamenti di polizia amministrativa effettuati dalla locale Divisione PASI.

Infatti, in data 14 gennaio la Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Divisione Pasi, diretta dal Primo Dirigente Dr. G. Giudice, ha effettuato un controllo amministrativo finalizzato alla verifica del rispetto delle norme anti-pandemia e della disciplina del Tupls.

Già in quell’occasione era stata disposta la chiusura del locale per cinque giorni, per violazione delle norme di contenimento del Covid-19, poiché il barista non indossava il previsto DPI, né era stato chiesto il green pass agli avventori, nella fattispecie due poliziotti entrati senza qualificarsi subito come tali ma fintisi clienti all’ingresso, nonché era stata contestata la violazione dell’art. 666 c.p., per mancanza di licenza ex art. 68 TULPS. Gli accertamenti posti in essere hanno permesso di verificare come il locale sia ufficialmente un bar come tale dotato solo di licenza per somministrazione di alimenti e bevande, mentre in realtà era stato trasformato in un vero e proprio “Night club”, senza avere l’apposita licenza per pubblico spettacolo. Infatti, al momento del controllo del 14 gennaio, il direttore di sala aveva accolto gli agenti operanti, fintisi clienti, comunicando che avrebbe immediatamente fatto arrivare le ragazze impiegate nel locale, spiegando agli stessi che per una consumazione senza ragazze il costo sarebbe ammontato a 10 euro, mentre con intrattenimento delle stesse, con le quali si potevano accomodare in alcune piccole stanze c.d. “privè” poste in un punto del locale illuminato da luci rosse, il prezzo sarebbe stato di 20 euro.

Nel frangente, in effetti, si avvicinavano tre ragazze, e si presentavano agli agenti operanti ribadendo che una consumazione in loro compagnia sarebbe costata 20 euro, mentre senza sarebbe ammontata a 10 euro.

Gli agenti, inoltre, potevano verificare che nel locale in questione vi era una sala allestita con impianto stereo con musica da intrattenimento, luci stroboscopiche e soffuse e con uno spazio in cui una delle ragazze sopra indicate riferiva che si sarebbe potuto anche ballare. Inoltre, in un’altra area erano stati creati alcuni camerini, con luce rossa fioca, arredati come “privè” con tende all’ingresso e, all’interno, dei divanetti e tavolini che servivano per ospitare i clienti con le ragazze per trascorrere momenti riservati dal resto delle persone presenti.

Ad ulteriore dimostrazione, da accertamenti esperiti dalla locale Divisione Pasi è emerso come nel sito del social Facebook che pubblicizza il locale, compariva la scritta “posto caldo ed accogliente per ogni evento e persona” “vi aspettiamo al locale con musica, cocktail e dolci compagnie per tutti i gusti….” e che gli avventori, per eventuali contatti potevano chiamare un numero di cellulare apposito.

Già in data 8 ottobre 2021 il locale era stato chiuso ex art. 100 dal Sig. Questore di Ancona, in quanto qualche giorno prima (il 03.10.2021) una Volante veniva inviata con urgenza dalla Sala Operativa per una rissa che aveva visto coinvolte numerose persone, scaturita per futili motivi all’interno e che, senza sostanziale soluzione di continuità, era terminata all’esterno, ma sempre nelle immediate vicinanze dello stesso. Nella circostanza sette avventori, gravati da numerosi precedenti penali erano ancora ivi presenti e alcuni avevano patito delle lesioni e si trovavano riversi in strada, sanguinanti, con evidenti segni di violenza, tali da rendere necessario l’intervento dei soccorsi sanitari.

Nei confronti dei sette soggetti coinvolti nella rissa, la Divisione Anticrimine, sotto la Direzione della Dr. ssa M. Pepe aveva già predisposto nell’immediatezza dei fatti 7 Daspo, firmati dal Questore di Ancona, inibendo ai responsabili l’accesso non solo al noto locale teatro dei fatti, ma tutti gli esercizi pubblici presenti in via di Vallemiano.

Anche precedentemente all’ottobre 2021, all’interno del suddetto pubblico esercizio si erano verificati dei fatti che avevano destato forte preoccupazione in ordine alla sicurezza pubblica. Ad esempio in data 15.07.2020 la Squadra Volante era dovuta intervenire nel predetto locale per una accesa lite tra un avventore ed il personale del pubblico esercizio presente. Nell’occorso l’avventore perdeva vistosamente sangue da una ferita lacero-contusa all’arcata sopracciliare destra e presentava escoriazioni al gomito destro ed alla mano sinistra, riferendo di essere stato picchiato all’interno del locale.

Oltre alla chiusura, il Comune di Ancona, Ufficio Pubblico Spettacolo, a seguito alla segnalazione della locale Divisione PASI in ordine alla violazione di cui all’art. 666 c.p., ha emesso nei confronti del titolare del locale Ordinanza di cessazione immediata di ogni attività di pubblico spettacolo. L’Ispettorato del Lavoro, a sua volta, a seguito degli accertamenti ha emesso un’ordinanza di cessazione dell’attività per “lavoro irregolare”, che è stata successivamente revocata, in quanto il titolare ha sanato la posizione lavorativa della dipendente irregolare, versando la somma di 2.500 Euro, corrispondente alla relativa sanzione amministrativa.

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