Si è spento l’avvocato Ranieri Felici, fuoriclasse del diritto, aveva 87 anni

Si è spento l’avvocato Ranieri Felici, fuoriclasse del diritto, aveva 87 anni
Si è spento l’avvocato Ranieri Felici, fuoriclasse del diritto, aveva 87 anni
di Leonardo Massaccesi
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Domenica 13 Novembre 2022, 03:05

CINGOLI  - Lutto per la morte di Ranieri Felici, 87 anni, decano degli avvocati. Un punto di riferimento, soprattutto nel diritto amministrativo, nelle Marche e non solo. Era innamoratissimo della sua Cingoli. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo buono, sempre pronto a dare una mano a chi ne avesse bisogno. Era un legale vecchia maniera, che non amava il computer.

E nonostante il rapporto difficile con le moderne tecnologie è rimasto comunque un punto di riferimento nella sua professione, grazie al suo immenso bagaglio di conoscenze nell’ambito legale.

Si aggiornava continuamente leggendo i testi giuridici e chi entrava nel suo studio non poteva far altro che rimanere colpito dai tantissimi libri presenti in ogni angolo delle stanze. Era anche una guida per tanti giovani avvocati. 

Incarichi anche a Bolzano e Palermo
 

Praticamente non c’è un Comune delle Marche che non si sia affidato a lui per questioni amministrative. Ma la sua fama aveva anche varcato i confini regionali, aveva ricevuto incarichi da Bolzano a Palermo. La notizia della sua morte ha suscitato cordoglio e commozione. E sui social in molti hanno voluto ricordare le sue qualità umane e professionali. «Un professionista esemplare – ha detto il sindaco di Cingoli, Michele Vittori –. Un punto di riferimento nell’ambito legale non solo per tante amministrazioni comunali ma anche per tanti giovani avvocati. Con i suoi successi professionali ha dato lustro alla città. Ha difeso il nostro Comune con successo in diverse controversie. Il settore giuridico perde una delle figure di più grande prestigio».

Il ricordo di Giorgi

L’ex consigliere comunale e vice segretario comunale Giorgio Giorgi ricorda l’avvocato Felici, che dopo il sisma del 2016 si era trasferito a Jesi. «È stato un grande – ha commentato – e ricordo quando era pretore di Cingoli (Pretura mandamentale per Cingoli, Apiro e Poggio San Vicino) e in particolare l’acume giuridico che ha connotato la sua opera. Fu celebre la questione di costituzionalità sollevata in relazione all’articolo 5 del codice penale, sull’inescusabilità dell’errore in diritto penale tranne che per l’errore scusabile e inevitabile, che ha visto la Corte costituzionale sposare appieno le sue tesi. Una sentenza che fece clamore in campo nazionale e che venne evidenziata e premiata dal Comune di Cingoli. Mio padre, l’allora primo cittadino Gilberto Giorgi, a metà degli anni Ottanta lo premiò con una medaglia d’oro. Una sentenza che venne inserita in tutti i manuali di diritto penale e di procedura penale». 

«Una perdita gravissima – ha dichiarato l’avvocato cingolano, Fabrizio Panzavuota, titolare di un studio anche ad Ancona –. Amico di lunga data. Grandissimo giurista. Intellettuale puro e curioso. Di grandissima umanità. Sempre disponibile e gentile. Prodigo di consigli sempre illuminanti in particolare con i colleghi più giovani. Con lui ed intorno a lui si sono formati tanti avvocati, tra cui il sottoscritto. Gli devo moltissimo sotto il profilo umano prima ancora che professionale. Amava Cingoli più di ogni altra cosa. Era fiero di servire il Comune di Cingoli, che gli deve davvero moltissimo».

L'avvocato Ghio

Tra i ricordi quello dell’avvocato civitanvoese Stefano Massimiliano Ghio: «L’avvocatura ha perso un collega unico, la cui preparazione non aveva pari. Lascia un vuoto incolmabile». Il funerale avrà luogo domani alle ore 15 nella chiesa di Sant’Esuperanzio, a Cingoli. La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Bondoni in via dell’Industria, a Castelplanio e sarà aperta oggi dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. La tumulazione avverrà nel cimitero di Cingoli, nella cappellina di famiglia. 

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