È ormai un fatto che si ripete da almeno due anni, quello degli atti vandalici sui bagni pubblici, che sono stati più volte riparati a spese della collettività. Le fotografie di Luzioli mostrano pannelli modulari dei soffitti divelti, una porta buttata a terra, un’altra completamente scardinata con i battenti esterni staccati dal muro, porta carta e altri accessori distrutti come se fosse passato un tornado. Sui social sono tanti i commenti di condanna agli atti vandalici nei bagni della struttura, creata con fondi pubblici per ridare una casa ai commercianti del centro di Camerino che, dopo il terremoto del 2016 che ha reso inagibili i loro negozi, si sono trasferiti nella struttura.
Servono le telecamere
Dal dibattito pubblico sui social emerge la necessità di installare telecamere all’interno dei bagni, nella zona d’ingresso, per poter eventualmente immortalare gli ignoti in azione e dunque risalire ai responsabili. La zona esterna del Sottocorte è fornita di telecamere, ma all’interno dei bagni non ci sono. Uno degli episodi di vandalismo più gravi ai danni dei bagni del centro commerciale si è verificato a giugno di due anni fa, furono addirittura sfondate delle pareti e danneggiate le centraline della rete internet, con danni per migliaia di euro. Il rischio di fronte a episodi di vandalismo ripetuti è che si decida di chiudere i servizi. Tanta la rabbia di commercianti e cittadini consapevoli del valore che la struttura rappresenta per Camerino, soprattutto perché legata alle ferite del sisma.
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