CAMERINO - Sarà l’autopsia a fare luce sulla morte del 79enne di Camerino trovato senza vita nel tardo pomeriggio di lunedì nella propria abitazione in contrada Torrone. A disporre l’accertamento è stato il sostituto procuratore Claudio Rastrelli, attualmente procuratore facente funzioni, per scrupolo investigativo e accertare così le cause e l’ora della morte dell’anziano.
LEGGI ANCHE
Schianto in moto sulla strada tra Osimo e Ancona, papà di 41 anni muore sul colpo
L’esame autoptico verrà eseguito domani dal medico legale Ilaria De Vitis.
Gli inquirenti, però, si sono trovati davanti a una scena non usuale: il corpo dell’anziano era sul letto, mentre l’arma, un fucile calibro 28 a pallini (regolarmente detenuta), era in un’altra stanza, una sorta di ripostiglio, a circa 5 metri dal cadavere. Secondo la ricostruzione ritenuta dagli inquirenti al momento la più plausibile si sarebbe trattato di un gesto volontario, l’anziano si sarebbe sparato rivolgendo verso sé il fucile e colpendosi al fianco sinistro. I pallini esplosi però non lo avrebbero ucciso sul colpo, lasciandogli il tempo di percorrere pochi metri, entrare in camera da letto e accasciarsi sul letto.
Al loro arrivo gli investigatori non hanno trovato ulteriori tracce sospette: in casa non c’erano segni di effrazione (a eccezione della porta forzata dai familiari per entrare) né segni compatibili con eventuali colluttazioni, sul cadavere poi non sono state trovate evidenti tracce di sangue perché il sanguinamento sarebbe stato interno. Il medico legale, a seguito di un primo esame esterno, ha escluso segni di violenza. In base a quanto ricostruito, il 79enne sarebbe morto tra le 17 e le 18.