ANCONA Per avere un riscontro preciso sull’epoca della morte, bisognerà aspettare l’autopsia che verrà eseguita oggi all’istituto di Medicina Legale di Torrette, dal dottor Antonio Montana. Ma i carabinieri hanno già raccolto quanto basta per dare un primo riferimento temporale al decesso del 71enne Gianni Guidi, il cui corpo è stato trovato mummificato in casa, sul divano-letto di via Urbino, lo scorso venerdì pomeriggio. Una scoperta che ha portato alla luce una tragedia della solitudine.
I dettagli
Il primo elemento è il calendario trovato all’interno dell’appartamento: era fermo al luglio del 2018. L’utenza del cellulare risulta essere inattiva, o meglio inesistente, dal 2019. I numeri dei telefoni mobili, infatti, si disattivano in maniera automatica un anno dopo il loro inutilizzo. Di qui, l’altro elemento per dare forza all’ipotesi del decesso avvenuto nell’estate del 2018. E ancora: la carta d’identità è stata trovata con una scadenza arrivata almeno cinque anni fa. Da oggi, i carabinieri della Compagnia di Ancona analizzeranno in maniera dettagliata anche le bollette e il conto corrente del 71enne, dove non sarebbero - da una prima disamina - stati trovati movimenti sospetti. Nessun altro, in sostanza, avrebbe incassato la pensione da geometra di Guidi.
La solitudine
Ad Ancona l’anziano non aveva nessun familiare.
La scoperta
Quando i vigili del fuoco sono entrati, con tanto di maschere a gas, hanno fatto una scoperta choc, con il cadavere dell’anziano ormai mummificato. Sulle cause del decesso non ci sono dubbi: sono da attribuire a un malore che ha colto probabilmente Guidi nel sonno. In casa era tutto in ordine: nessun segno di effrazione. L’autopsia servirà per capire il periodo della morte e chiudere un triste capitolo dettato dalla solitudine.