SENIGALLIA «Per dare un futuro al nostro Pianeta è oramai necessario avviare un percorso di conversione, attraverso un nuovo modello economico, ma anche attraverso un nuovo modello relazionale, con l'obiettivo di raggiungere un'armonia tra natura e persone». Roberto Mancini nel suo ultimo libro "La Terra che verrà. Percorsi di trasformazione etica dell'economia" si rivolge in particolare ai più giovani, spronandoli a essere curiosi e anticonformisti, a osservare il mondo con il desiderio di conoscere ciò che ci circonda così da comprendere che esiste una visione "alternativa" dell'economia, una visione etica a cui guardare e ispirarsi e che può salvare la Terra.
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Le riflessioni "utili"
In questo agile volume pubblicato per Ecra (Edizioni del Credito Cooperativo) Roberto Mancini forse il filosofo più letto dal pubblico cattolico e, in particolare, giovane offre una serie di riflessioni "utili" per salvare il mondo.
La trasformazione
Mancini sostiene che si può anzi si deve uscire da questo modello attraverso una trasformazione radicale e profonda. Una vera e propria conversione di civiltà che porti a riscoprire la natura essenzialmente relazionale della realtà, dove tutto è collegato e interconnesso. Lo studioso cita Papa Francesco riassumendo il capitalismo globale come «un'economia che uccide» e ricorda che esistono altre economie, possibili e alternative, come quella gandhiana, la finanza islamica, l'economia di comunione, l'economia civile. Serve una "conversione" di civiltà che vada oltre la solita "riverniciatura green" del modello capitalistico. Ma per arrivare a questo e l'invito è rivolto soprattutto ai più giovani bisogna essere «curiosi e anticonformisti», osservare il mondo con il desiderio di conoscere ciò che ci circonda così da comprendere che esiste una visione "alternativa" dell'economia, una visione etica a cui guardare e ispirarsi e che può salvare il nostro pianeta.
L'autore
Roberto Mancini, professore ordinario di Filosofia teoretica e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata, è editorialista per il mensile Altreconomia e autore di numerosi articoli e saggi.