Gordon Ramsay, blogger critica il ristorante dello chef: ​«Ho speso 140 euro e ho bevuto l'acqua del rubinetto»

Tra le critiche, oltre ai prezzi alti, vi sarebbero anche le porzioni ridotte dei piatti e i modi di chi ci lavora che non sempre sembrano assecondare i clienti

Gordon Ramsay, blogger critica il ristorante dello chef: «Ho speso 140 euro e ho bevuto l'acqua del rubinetto»
Gordon Ramsay, blogger critica il ristorante dello chef: ​«Ho speso 140 euro e ho bevuto l'acqua del rubinetto»
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Lunedì 17 Luglio 2023, 08:32

ristoranti di Gordon Ramsay creano ancora una volta polemiche. Il food blogger Ben Arnold, giornalista del Manchester Evening News (MEN), ha deciso di visitare l'ultimo locale aperto a firma dello chef e ne è rimasto molto deluso. «120 sterline (circa 140 euro) a cena per bere l'acqua del rubinetto», ha raccontato Arnold.

Tra le critiche, oltre ai prezzi alti, vi sarebbero anche le porzioni ridotte dei piatti e i modi di chi ci lavora che non sempre sembrano assecondare i clienti: «Mangiare a Chinatown è meglio», ha spiegato il giornalista.

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Lucky Cat «è una delusione»

Lucky Cat è il ristorante che ha aperto all'inizio di luglio a King Street a Manchester e porta la firma di uno degli chef più criticati al mondo. Il ristorante è in un edificio enorme, l'ex Midland Bank che ha ancora caveau e cassette di sicurezza nel seminterrato. 

I prezzi elevati, come un'aragosta al costo di 100 euro o un controfiletto wagyu a 120 euro, sono sicuramente una delle maggiori cause per le quali Gordon Ramsey non è ben visto nel settore della ristorazione e da parte di tanti cittadini, italiani e non. Non è un caso che lo chef abbia realizzato un menu per i giorni feriali valido a pranzo fino alle 18.30 al costo di 40 euro circa e che comprende tre portate. 

Nonostante ciò, però, il foodblogger Ben Arnold ha deciso di provare in prima persona l'esperienza del Lucky Cat, a cena, restandone profondamente deluso: «Le cose sono iniziate con i calamaretti sale e pepe, che vengono serviti con una spolverata di aceto di malto. È una ciotola generosa e il calamaro è morbido. Le briciole che le ricoprono sono, però, taglienti e piccanti. Segue un piatto di gnocchi di melanzane e cavolo, conditi con olio di sesamo e aceto nero. Ce ne sono cinque, il che potrebbe causare una lite se siete in due. In cima c'è un "crunch al peperoncino" fritto con aglio. Il ripieno potrebbe essere un po' più condito, ma sono fatti in casa e hanno un ottimo sapore».

Il conto "salato"

E ha continuato: «Capesante...

sono a malapena due, una è un po' piccola dell'altra e il piatto costa 27 sterline. L'unica conclusione da trarre è che Gordon è là fuori, con il coltello stretto tra i denti, che si tuffa personalmente per prenderli. Servirne tre toglierebbe un po' di fastidio».

Se si aggiungesse un drink alla lista di piatti che sembrano, secondo il giornalista, «più simili ad assaggi» si sale con il prezzo. In altre parole, Arnold lo boccia completamente.

Il conto per il giornalista da solo che ha bevuto «acqua che sembrava quella di rubinetto»  è stato pari a 140 euro: «Allo stesso prezzo potresti mangiare quattro volte da Mr Hong in Faulkner Street (Chinatown). Anche se non ha fronzoli, sarai comunque assolutamente felice».

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