Sophie Codegoni è tornata a Verissimo per rispondere all'intervista rilasciata da Alessandro Basciano, papà della sua bambina Celine. L'influencer ha spiegato i motivi per cui fatica a credere al suo pianto e al fatto che la modella con cui è stato fotografato, ovvero Luzma Cabello, fosse stata in cerca di pubblicità o, in qualche modo lo abbia raggirato per far credere a Sophie che la stesse tradendo. Ma andiamo con ordine.
L'intervista di Sophie Codegoni
Sophie Codegoni ha cominciato la sua intervista a Verissimo dicendo: «È tosta. Ho visto l’intervista e ho visto cose che non mi sono piaciute, sono stati toccati tasti troppo delicati. Io sono felice di essere venuta qui a raccontare la nostra rottura, tante donne mi hanno dato forza e io l'ho data a loro perché mi hanno detto che si trovano nella mia stessa situazione. Io so cosa è successo nel mio cuore e ho detto "finisce qui", poi, l'ho visto e ho detto "non posso permettergli che mi faccia passare da cattiva" ecco perché sono qui. Sarei bugiarda a dirti che ho provato qualcosa vedendolo piangere. Io lo amo ma quel pianto non mi ha fatto pena perché di pianti così ne ho visti tantissimi e tutte le volte gli ho detto "riproviamoci" ma quante altre volte lo devo fare? Lui nega ovviamente e io non gli credo... quando ho scoperto il tradimento, lui ha cambiato almeno 15 versioni.
Le parole di Sophie Codegoni
Inoltre, Sophie Codegoni ha aggiunto: «Io ho ringraziato questa ragazza (Luzma Cabello, ndr) di avermi avvisato perché credo che un po’ di solidarietà tra donne, in queste situazioni, sia necessaria. Il tradimento è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Io ho pensato che questa ragazza fosse in cerca di pubblicità ma lui ha 34 anni, non è un bambino, sa riconoscerle certe cose. Lui dice che sono plagiata da mia mamma e io gli ho sempre risposto che io ho una testa che funziona e nessuno può decidere della mia vita. Mia mamma a un certo punto, mi disse “Che sperava che la nostra storia potesse finire” perché lui mi disse "Chissà come diventerà Celine con una mamma poco di buono come te". Penso che non sia un’assurdità dire che, per gioco, mi sono fatta leggere le carte e sinceramente non ci vedo niente di male cioè non c’è collegamento con quello che è successo. Io suo figlio l’ho sempre visto come un fratellino minore perché lui ha una mamma e un papà, io l’ho sempre accolto e gli voglio tanto bene. C’è stato un episodio in vacanza, avevo partorito da poco, e lui mi chiese se potevo tenergli il bambino, io gli risposi: «Io ho partorito da poco, sto imparando a fare la mamma e io non voglio responsabilità con una bambina appena nata che devo seguire. Non vorrei trascurarlo ma ci devi essere tu» e lui mi disse che ero cattiva. Celine la può vedere quando vuole, ma senza di me perché io non ho niente da dirgli. Io non ero una priorità per lui, devo esserlo per me».