Fabrizio Corona, la Questura: «È ancora socialmente pericoloso». Salta l'udienza, ma il calcioscommesse non c'entra

È quanto emerge dal parere espresso dalla Divisione anticrimine della questura di Milano

Fabrizio Corona, la Questura: «È ancora socialmente pericoloso». Ma salta l'udienza sulla sorveglianza speciale
Fabrizio Corona, la Questura: «È ancora socialmente pericoloso». Ma salta l'udienza sulla sorveglianza speciale
di Redazione web
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Lunedì 13 Novembre 2023, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 18:57

Fabrizio Corona è ancora socialmente pericoloso e per lui deve essere riattivata la misura della sorveglianza speciale per un anno e sei mesi aggravata dalla presentazione alla polizia giudiziaria due volte alla settimana. È quanto emerge dal parere espresso dalla Divisione anticrimine della questura di Milano alla vigilia dell'udienza davanti al collegio Sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale presieduto dalla giudice Maria Gaetana Rispoli.

Salta l'udienza

L'udienza è stata rinviata a causa di un impedimento dell'avvocato Ivano Chiesa, domani il difensore sarà infatti impegnato in un altro processo.

Nel parere si chiede che la sorveglianza speciale - applicata dal maggio 2012 e fino all'arresto nel gennaio 2013 per l'esecuzione delle condanne definitive - riparta da zero e aggiunge alle prescrizioni previste anche l'obbligo di firma bisettimanale. Un aggravamento legato a tutti i documenti allegati, ossia violazioni nel precedente periodo dell'affidamento in prova, denunce e processi ancora in corso.

 

Nessuna attualità con l'inchiesta sul calcioscommesse, in cui l'ex fotografo dei vip ha svelato alcuni nomi dei presunti coinvolti. Per il difensore la pericolosità sociale non sussiste: «Siamo arrivati al punto più basso, si dice che Fabrizio Corona è pericoloso quando sono trascorsi 15 anni dai fatti e dimenticando che la sorveglianza speciale è stata decisa nel maggio 2012». Non solo: per il difensore non si tiene conto che il suo assistito ha finito di scontare la pena il 23 settembre scorso, con relazioni positive, tra l'altro, dell'Uepe e del tribunale di Sorveglianza. 

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