Viale dei Pini, il sindaco Loira
si prepara all'esproprio

Viale dei Pini, il sindaco Loira si prepara all'esproprio
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Lunedì 25 Agosto 2014, 21:03 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 09:44
PORTO SAN GIORGIO - Ultimatum del sindaco Nicola Loira ai privati che hanno le loro terre lungo il tratto nord di viale dei Pini: "O si chiude la partita sul piano attuativo o ci vedremo costretti a espropriare una parte dei terreni".



E la scadenza è fissata al mese di settembre. Insomma tra le priorità del primo cittadino, a questo punto, scala le posizioni la sistemazione del tratto finale di viale dei Pini che da troppo tempo rappresenta una spada di Damocle sulla testa dei residenti, degli automobilisti e, soprattutto dei tanti pedoni e ciclisti che a tutte le ore si trovano a transitare sull'incrocio strettoia che collega il viale dei Pini a via delle Regioni. Un restringimento della carreggiata che rappresenta da tempo un'imperdonabile carenza infrastrutturale.



E da quando a nord della città è sorta anche l'urbanizzazione di via Marche, il traffico sull'incrocio maledetto, teatro di numerosi incidenti, è oltretutto aumentato a dismisura trasformando quel nodo viario in una scandalosa trappola.



Da anni le amministrazioni succedutesi alla guida della città hanno affrontato la questione. Buoni intenti che, però, alla fine dei conti non si sono mai tramutati in interventi concreti. Impresa non facile, infatti, mettere d'accordo i privati lottizzanti che in cambio del nulla osta alla costruzione di residenze in aree edificabili di loro proprietà, dovrebbero realizzare la miglioria stradale, ammodernare il piazzale davanti alla chiesa Sacra Famiglia e, in cambio di ulteriori 90 metri quadrati di zona edificabile, dovrebbero caricarsi anche le spese per il prolungamento di viale Cavallotti.



Testo sacro per tutti, il piano regolatore che il sindaco Loira vorrebbe si concretizzasse in un piano attuativo presentato dai privati stessi: "Certo, non è mia intenzione ricorrere all'esproprio. La volontà dell'amministrazione, infatti, è quella di seguire la strada del piano attuativo per dare nuova vita al comparto e accontentare tutti. Sono due anni che lavoro personalmente al piano regolatore ma nel frattempo sono subentrate questioni tra i privati stessi".



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