Porto Sant'Elpidio, disco verde alla Consulta: «Non c’è solo lo stop ai monopattini». Lattanzi e Petrini chiedono altre misure

Porto Sant'Elpidio, disco verde alla Consulta: «Non c’è solo lo stop ai monopattini». Lattanzi e Petrini chiedono altre misure
Porto Sant'Elpidio, disco verde alla Consulta: «Non c’è solo lo stop ai monopattini». Lattanzi e Petrini chiedono altre misure
di Sonia Amaolo
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Domenica 24 Dicembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 08:51

PORTO SANT'ELPIDIO Approvata la Consulta permanente sulla sicurezza dopo un vivace dibattito di un’ora e mezza in Consiglio. Fanno parte dell'organo collegiale i consiglieri Giuseppe Malcangi per la maggioranza e il capogruppo Fi Bruno Maccarrone, l’unico a votare sì dai banchi dell’opposizione. Fanno parte della Consulta anche il comandante della municipale, Protezione civile, scuole, carabinieri in pensione, associazioni di categoria e di quartiere, esercenti del commercio. Convocazione ogni sei mesi.

I dubbi

Il capogruppo civico Paolo Petrini fa notare che vengono a mancare due aspetti fondamentali: il mondo delle dipendenze e quello dell’inclusione, considerando la multietnicità del Comune.

Il capogruppo del Laboratorio Civico Pierpaolo Lattanzi esorta a rendere la vita difficile ai malviventi, noti alle forze dell’ordine. L’obiettivo è fare terra bruciata agli spacciatori, che sia a piedi o sul monopattino.

L’impegno

«Riteniamo vitale la costituzione di un organismo collegiale per segnalare all’amministrazione fenomeni criminali – dice l’assessore alla Sicurezza Enzo Farina -: bisogna unire le forze, faremo il massimo per combattere la criminalità». Petrini è il primo a parlare dopo Farina: «Siamo al punto più basso delle forze di polizia nel Fermano, senza l’intervento dello Stato non se ne esce, bisogna sollecitare il Governo centrale per frenare la spirale! Occorre applicare le politiche dell’inclusione e costruire una comunità coesa, con reti di vicinato e mediazione culturale. Perché non mettere un rappresentante delle comunità straniere nella Consulta? Perché non qualcuno del Serd?». Lattanzi non crede né alla Consulta né all’ordinanza che vieta i monopattini: «Stiamo annaspando - attacca -: la montagna ha partorito il topolino, è una pagliacciata! Servono misure efficaci, concrete. Dobbiamo rendere difficile la vita a questi “signori”: più controlli nei locali, degli affitti, perquisizioni a soggetti che delinquono».

Le divise

«Inoltre, gli agenti della municipale devono essere in grado di correre almeno 100 metri, servono pattuglie a piedi, ci vorrebbe il battaglione dei carabinieri, due-tre in giro per le strade in tenuta antisommossa scoraggerebbero lo spaccio a cielo aperto». Il sindaco Massimiliano Ciarpella dice che «non c’è una ricetta unica, l’azione deve essere multipolare. L’ordinanza per vietare i monopattini è necessaria perché molti soggetti, che sono stati identificati, si assicurano l’impunità con questi mezzi in quanto non si riesce a sorprenderli in flagranza di reato. Avvieremo il controllo di vicinato in centro, implementiamo la videosorveglianza, valutiamo anche di intervenire contro la movida molesta, la Consulta darà i suoi frutti».

I timori

Per il sindaco «perquisire tout-court le persone come dice il consigliere Lattanzi non è fattibile, non si può agire in maniera indiscriminata ma convengo sul fatto che bisogna rendere l’aria irrespirabile a queste persone. Al vaglio tutte le azioni da mettere in campo, compresa la stretta sugli affitti facili. Prendo atto della chiusura della minoranza ma istituiremo altre Consulte e andremo dritti su questa strada perché riteniamo utile condividere gli obiettivi con la cittadinanza, soprattutto in materia di sicurezza».

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