SANT’ELPIDIO A MARE - «Il sindaco Terrenzi non ha mai avuto alcun mandato dalla sua maggioranza per accordarsi col centrodestra, mente contro l’evidenza». Fabiano Alessandrini promette di parlare per l’ultima volta del primo cittadino, «perché non mi farò più trascinare in questo pantano».
Vuole però dire la sua sui volantini circolati in questi giorni. «Intanto non è stato il Pd a diffonderli perché quel documento non l’abbiamo mai avuto, poteva farlo girare solo chi lo ha firmato. Terrenzi può raccontare quello che vuole. C’è un documento da lui firmato con tutti i coordinatori del centrodestra, d’accordo a sostenere la candidatura a sindaco di Alessio Pignotti. Se è stato siglato a febbraio per conto di tutta la coalizione, perché non si è firmato come rappresentante del centrosinistra? Se lo ha fatto nei mesi precedenti, peggio ancora: si accordava col Pd per farsi votare in Consiglio provinciale, ma faceva intese sotto banco dall’altra parte».
Secondo Alessandrini, il quadro è chiarissimo. «Nessuno ha mai detto a Terrenzi di trattare col centrodestra.
Alessandrini si chiede anche «quale sarebbe la “gran parte” di maggioranza che secondo il sindaco appoggia Pignotti? Con noi ci sono 4 assessori su 5, il Pd che ha il 60% dei consiglieri, c’è Sant’Elpidio al centro, c’è mezza Partecipazione democratica e mezza Persone e territorio». E il capogruppo di Forza Italia Roberto Greci, intanto, ufficializza l’appoggio ad Alessio Pignotti. Un’intesa che «si fonda in primis sulla persona, poi sull’amministratore, i cui valori e principi di gestione della res publica coincidono con i miei: ascolto, risoluzione dei problemi, progetti e sostegno allo sport cittadino, per decenni relegato all’ultimo posto. I cittadini hanno apprezzato in questi anni l’operato mio e del gruppo di Forza Italia. Credo che un progetto civico, ancor più aggregante, porterà buoni risultati».
Greci ricorda di aver criticato l’amministrazione «specie per progetti calati senza confronto, come quello per la chiusura della scuola materna di Casette, evitata grazie alla mia battaglia, col supporto della comunità. In quel contesto, ricordo che Pignotti non era né in giunta né in Consiglio comunale. Se sarò eletto, la politica fatta a palazzo non potrà più essere la regola e su questo Pignotti pare la pensi come me. Vogliamo creare una realtà senza veti di partito, con un confronto tra cittadini comuni a servizio della politica».