Fermo, il comitato in tour dai sindaci: «Non sanno quanto è grave la condizione dell'ospedale Murri»

I fondatori del comitato Bruno Nepi e Giuseppe Diomedi
I fondatori del comitato Bruno Nepi e Giuseppe Diomedi
di Sonia Amaolo
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Lunedì 25 Ottobre 2021, 07:25

FERMO - «I sindaci fermani si sorprendono dei problemi della sanità». Questo è quanto emerge dagli incontri tra il comitato provinciale per la sanità e i primi cittadini. Dopo avere avuto le porte chiuse in faccia in Area Vasta, per parlare delle problematiche che riguardano la salute dei cittadini i fondatori del comitato Bruno Nepi e Giuseppe Diomedi hanno organizzato un tour nei comuni. 

 
Gli incontri
Hanno cominciato con il capoluogo di provincia e hanno incontrato il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, poi la sindaca di Monte Urano e la presidente della Provincia, Moira Canigola. Poi c’è stata la tappa di Rapagnano con il confronto con la neo eletta Elisabetta Ceroni. Per concludere venerdì scorso c’è stato il colloquio con il sindaco di Montegranaro Endrio Ubaldi. Questa settimana è fissato l’incontro con il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli. Intanto il comitato traccia un primo bilancio.

«L’impressione, in tutte le occasioni, è che il tema della sanità sarà affrontata con un rinnovato vigore e più consapevolezza da parte dei sindaci - spiega Diomedi - i sindaci sembrano sorpresi, sembra che non si rendano conto di quanto sia grave la situazione.

Forse l’argomento non era mai stato affrontato prima, con la dovuta attenzione. Forse non sono stati coinvolti in maniera adeguata». Per il comitato il problema c’è ed è grave. Tanto da far decidere a Nepi e Diomedi di prendere l’auto e girare per i comuni, per farsi ascoltare.

Da esperti ritengono di poter dare un contributo in termini di idee per riorganizzare la sanità. Del comitato fanno parte persone che hanno lavorato in ospedale fino all’età della pensione, persone che vorrebbero poter dire la loro, sottoponendo alla direzione sanitaria le problematiche delle quali vengono a conoscenza. Situazioni che sono emerse in tutta la loro drammaticità oggi, dopo il coronavirus, ma che c’erano già da prima. 


Le dimissioni
Le dimissioni improvvise di Licio Livini in piena emergenza sanitaria hanno contribuito a creare incertezza e il nuovo direttore Roberto Grinta è stato disponibile all’ascolto in una sola occasione. Ora la speranza è che i sindaci possano contribuire in qualche modo a sollevare la questione. Il fatto che nell’ultima conferenza dei sindaci se ne fossero presentati in 6 su 40 fa pensare che l’entità delle criticità non si conosca ancora. Per il comitato è importante che se ne parli, dal centro prenotazioni che funziona a singhiozzo, dei disservizi, dei tempi infiniti per le visite mediche. 

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