Fermo, puzze nauseabonde lungo
la costa: il letame finisce sotto accusa

Fermo, puzze nauseabonde lungo la costa: il letame finisce sotto accusa
di Sonia Amaolo
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Giovedì 8 Agosto 2019, 04:55

FERMO Puzza insopportabile, residenti e turisti esasperati. Dalla campagna al mare fino al centro delle località rivierasche l’olfatto è messo a dura prova. Odore inconfondibile di letame per concimare le aree rurali. Tra Lido San Tommaso e Porto Sant’Elpidio il fetore è arrivato fino al quartiere Corva e non è stato proprio un bel biglietto da visita nel periodo delle vacanze. 

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E’ partita la caccia al contadino concimatore indiscriminato. Le segnalazioni arrivate ai comuni di Fermo e Porto Sant’Elpidio hanno spinto gli assessori a mobilitarsi e sono scattati i controlli a San Marco alle Paludi, nella campagna a due passi dalla costa. Su segnalazione dell’ufficio ambiente di Porto Sant’Elpidio si sono interessati del problema Provincia e Comune di Fermo.
 
L’assessore della riviera elpidiense Daniele Stacchietti ha segnalato al collega fermano Alessandro Ciarrocchi e dice com’è andata: «Questi cattivi odori si sono percepiti in più parti della nostra città, ho voluto verificare di persona nelle zone che mi venivano segnalate e ho avuto esperienza diretta del problema, quindi ho voluto capire quale fosse la provenienza dei cattivi odori e ho coinvolto gli enti che ci forniscono servizi di gestione rifiuti e fossi». Preso atto che il problema non era ambientale, che l’Ecoelpidiense, la discarica e il depuratore non c’entravano niente, sono andate avanti le ricerche. Dopo l’interfaccia con Provincia e Comune di Fermo si è scoperta la provenienza del puzzo, arrivava dagli appezzamenti agricoli di San Marco alle Paludi. 
Gli agricoltori
Non è inusuale per gli agricoltori ricorrere al concime biologico, con tutte le conseguenze del caso, compresi gli odori nauseanti. A luglio e agosto gli agricoltori possono spargere letame all’alba o dopo il tramonto ma nei giorni festivi non si possono concimare terreni. L’uso di deiezioni animali come fertilizzante risale all’antichità ed è ancora consentito ma, per evitare il propagarsi di odori molesti, ci sono norme che non riguardano solo gli orari e le condizioni atmosferiche, ma anche le strumentazioni impiegate ad uso agricolo. I concimi naturali possono essere utilizzati solo quando hanno raggiunto un adeguato grado di maturazione.
L’assessore
«La legge è chiara – fa notare l’assessore Stacchietti – ora resta da capire se certi principi siano stati rispettati nell’esercizio dell’attività agricola. Aspettiamo l’esito dei controlli. Il collega di Fermo mi ha assicurato che avrebbe preso la questione di petto. Esistono concimi meno impattanti. In questo periodo l’attenzione deve essere massima per tutelare camping, chalet, ristoranti, tutte le strutture ricettive della costa». Per chiarimenti da lunedì a venerdì mattina è disponibile il funzionario della Provincia dell’ufficio ambiente e trasporti Federico Maravalli.

Intanto la protesta corre sui social e non solo. Moltissimi turisti e residenti ieri hanno voluto manifestare il proprio disappunto per questa assurda e disagevole situazione.

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