Porto Sant'Elpidio, Ciarpella a valanga ma non sfonda: continua la sfida con Petrini per la fascia di nuovo sindaco

Ciarpella a valanga: adesso la sfida con Petrini per la fascia di nuovo sindaco
Ciarpella a valanga: adesso la sfida con Petrini per la fascia di nuovo sindaco
di Domenico Ciarrocchi e Sonia Amaolo
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Martedì 16 Maggio 2023, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 11:39

PORTO SANT’ELPIDIO -  «Nemmeno a San Crispino si era vista tanta gente in giro come oggi». In centro è un brulicare di curiosi e addetti ai lavori, le due sedi di Massimiliano Ciarpella e Gian Vittorio Battilà si fronteggiano dai lati opposti della Statale. Per Porto Sant’Elpidio la svolta è storica: il candidato civico del centrodestra Ciarpella sfiora la vittoria al primo turno, l’altro civico Battilà contende fino a metà pomeriggio l’accesso al ballottaggio all’ex sindaco Paolo Petrini, un passato di prestigio in Regione e a Roma.

Lo stillicidio finisce solo in serata: per conoscere il nome del successore di Nazareno Franchellucci bisognerà aspettare ancora due settimane. Sarà centrodestra contro centrosinistra, ma lo scarto è notevole. Ciarpella è al 49% e Petrini intorno al 28%, quasi doppiato, mentre Battilà si attesta sul 23%. Il secondo e il terzo piazzato messi insieme pareggiano, o poco più, i conti con il primo.


Gli scenari


Da qui si capisce la lotta che sarà per il risultato finale a fine mese, quando tutto si può riscrivere: ma quanto è emerso dalle urne domenica e ieri è inequivocabile, Porto Sant’Elpidio ha svoltato a destra, seppure in coalizione con Ciarpella ci sia una buona dose di civismo, anzi, soprattutto civismo con Fratelli d’Italia, il partito che rappresenta l’Italia e la Regione al governo.

A scrivere chi vincerà saranno i prossimi giochi, apparentamenti o no, le carte sul tavolo possono cambiare, dipenderà dal posizionamento della coalizione di Battilà.


Le cifre


In tutto sono andati a votare 12.485 elpidiensi, il 62,19% degli aventi diritto, cinque anni fa erano stati 12.696, il 63,88% e dunque uno scarto percentuale minimo malgrado i foschi presagi sul calo dell’affluenza. La sezione 4 di Marina Picena è quella che ha portato più persone alle urne: 715 cittadini, anche se in percentuale maggiore è stata San Filippo, 642 persone, ma che esprimono il 66,25% degli iscritti. La sezione 9 del Centro segna il numero più basso in termini di unità, hanno votato 596 persone, ma in percentuale la risultante più bassa si è registrata alla sezione 17 della Faleriense, dove sono andate a votare 607 persone, il 58,82% degli iscritti. Domenica sera aveva votato il 48,27% e ciò significa che i ritardatari del lunedì sono stati 3.165, quasi il 14% dei votanti. Il grosso della popolazione ha scelto la domenica. Ma ora i numeri passano in secondo piano, il dato politico è la vittoria del candidato espresso in particolare da FdI, ma trainato anche dalla civica SiAmo, capace di un vero e proprio boom con l’ex forzista Enzo Farina: ha creato attorno a sé un polo talmente forte da trascinarlo fin quasi alla vittoria al primo turno.


Per capirlo basta dare un’occhiata ai risultati del passato: 15 anni fa il successore dell’allora sindaco Petrini, Mario Andrenacci, sempre con la spinta del Pd, vinse al primo turno con quasi 8.300 voti e oltre il 53% dei consensi, lasciando a distanza siderale il secondo piazzato, Giovanni Spina. Nelle ultime due consultazioni al primo cittadino uscente Nazareno Franchellucci servì il secondo turno per avere ragione prima di Andrea Putzu, ora in Regione con FdI, e poi di Giorgio Marcotulli, consigliere uscente dello stesso partito e in lizza anche in questa tornata elettorale.

Ora è già tempo di pensare alle prossime votazioni del secondo turno. Gli occhi sono puntati su Battilà che ha sfondato senza problemi il tetto del 20% delle preferenze, sostenuto in particolare dal Laboratorio Civico arancio. In lizza con lui anche i partiti storici del centrodestra, con Forza Italia che, anche senza lo stesso Farina e Fausto Mangiaterra, ha scavalcato la Lega, ormai lontana dai fasti del passato. Per Petrini, invece, ancora una volta decisivo il sostegno rappresentato dal Pd, fino a sera impegnato nel testa a testa con Fratelli d’Italia.


Ma per cercare di capire il peso dei voti di lista e gli scenari c’è ancora tempo. Per ora Ciarpella si gode la vittoria, abbracciato davanti alla sede a due passi dal Comune dallo stesso Putzu e dal coordinatore provinciale di FdI Andrea Balestrieri. «Tutto merito di una squadra straordinaria che mi ha sostenuto dal primo momento in tutti questi 5 mesi e non mi ha mai lasciato», commenta a caldo Ciarpella nella sede elettorale. Parla di un lavoro «fantastico» che porta a «festeggiare un risultato incredibile in una città che non aveva mai scelto il centrodestra o comunque le alternative alla sinistra. Vinceremo tra due settimane, che spenderemo stando in giro per la città, a parlare coi cittadini».


Sul tavolo ci sono i grandi nodi da sciogliere, a partire dalle scelte urbanistiche a nord, per l’area ex Ligmar, e sul lungomare che divide centro e Faleriense, all’altezza dell’ex Fim: problemi che vanno avanti da anni e che rischiano di bloccare lo sviluppo turistico e non solo di una città che, nel corso degli anni, è stata a mano a mano costretta a rivedere le sue priorità, facendo i conti con la crisi dell’industria calzaturiera. La spinta a Ciarpella è anche l’unità d’intenti con la Regione e la Provincia, anch’essa da poco in mano al centrodestra con Michele Ortenzi: Porto Sant’Elpidio è la seconda città del Fermano e ora dovrebbe far sentire di più la sua importanza nelle stanze dei bottoni

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