Campo di sterpaglie in fiamme
Il fuoco attacca un'abitazione

Campo di sterpaglie in fiamme Il fuoco attacca un'abitazione
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Giovedì 5 Giugno 2014, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 10:18

PORTO SANT'ELPIDIO - Tanta paura ieri nella zona Nord, le fiamme di un campo di sterpaglie hanno attaccato un'abitazione. Casa colonica a fuoco. L'incendio si è sprigionato in zona fratte ieri pomeriggio alle 16.10. Le fiamme sono divampate perché alcune sterpaglie hanno preso fuoco nel cortile adiacente una casa disabitata. Le cause dell'incendio sono ancora da accertare.

Potrebbe essere stata una smerigliatrice, utilizzata per levigare metalli.

Di certo non è stato il caldo in questo caso. Il fuoco è divampato dall'esterno e ha devastato il piano terra dell'abitazione che si trova a Porto Sant'Elpidio, proprio sulla strada, appena prima del ponte del Chienti, in prossimità del centro commerciale Auchan. La casa è di proprietà di Ottavio Tosoni. L'uomo, che risiede al quartiere Corva di Porto Sant'Elpidio e lavora a Grottammare allo chalet Il Testimone, è stato avvisato dell'incendio da un amico, Sante Cirilli, che passava da quelle parti. Cirilli, anche lui residente a Porto Sant'Elpidio racconta "ero andato a fare la spesa al supermercato e ho visto le fiamme dalla strada. Ho capito subito che si trattava della casa dell'amico mio. Ho chiamato Ottavio e gli ho detto, corri che qui va tutto a fuoco".

ppresa la notizia il proprietario della casa ha chiamato i vigili del fuoco di Fermo che sono arrivati immediatamente. Alle 16.20 i pompieri erano già in zona Fratte, con l'autopompa serbatoio e un fuoristrada. L'incendio è stato sedato in mezz'ora. "Non ci sono stati feriti per fortuna, solo tanta paura e danni ancora da quantificare" dice Tosoni.

E' intervenuta anche una pattuglia della polizia municipale. In piedi ci sarebbe una diffida del Comune nei confronti del proprietario per la pulizia dell'ambiente. I danni alla casa che Tosoni ha ereditato dal padre sono ingenti. Il fumo ha annerito il piano terra e le scale, devastato il retro cucina. Un locale di un metro per due dove "ogni tanto - racconta Tosoni - entrano i vagabondi e rimangono a dormire. Me ne sono accorto in più occasioni che qualcuno aveva occupato la casa - ammette l'uomo - ho dovuto mettere le casse d'acqua attorno alla casa per evitare intrusioni"

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