Perseguitato dal Comune per un orto
Ma i giudici del Tar gli danno ragione

L'avvocato Andrea Agostini
L'avvocato Andrea Agostini
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Sabato 10 Gennaio 2015, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 14:04
PORTO SAN GIORGIO - Quell'orto gli è costato un anno di pene, alla fine il giudice gli ha dato ragione e il Comune ha perso. Ha avuto notizia dal suo legale di fiducia, l’avvocato Andrea Agostini, di aver vinto davanti al Tar delle Marche una causa contro il Comune di Porto San Giorgio. I giudici gli hanno dato ragione per il suo orticello e lui esulta.

Uno sfogo vero e proprio oggi quello di Alessandro Bianchini che ne ha avuti di grattacapi in questi ultimi mesi. “Macchè grattacapi, si tratta di un vero e proprio calvario - dice - iniziato un anno addietro quanto il 21/1/14 a mia insaputa e senza la mia presenza interviene dall'esterno un sopralluogo del mio cortile di casa. Asur, polizia municipale ed ufficio ambiente ritengono da loro che lo stato del mio cortile sia ’indecoroso’ e che come tale ’potrebbe’ diventare con l'estate ricettacolo di animali e creare disagio agli occupanti le abitazioni limitrofe, di qui una sanzione pecuniaria e soprattutto l'ordine di rimuovere tutto ciò che ho nel cortile: legname, vasellame, piantumazioni”.

“...Il 21/11/14 subisco un altro sopralluogo degli uffici comunali, sempre a mia insaputa, sempre senza la mia presenza, sempre dall’esterno della mia proprietà. Come non bastasse nel consiglio comunale del 27/11/14 salta addirittura fuori per bocca di un consigliere comunale del Pd Giovanni Niccià che egli con altri ed in primis il sindaco, tutti insieme si sarebbero fatti carico delle doglianze di imprecisati miei vicini di casa.... Insomma vivo da solo lungo la statale e nel retro ho un cortile dove ho ricavato un piccolo orto urbano e mai e poi mai avrei pensato a settantanni che, facendo del giardinaggio e coltivando qualche ortaggio e pianticella da frutto, avrei provocato un'azione ossessiva e petulante così da subire un vero e proprio accanimento degli uffici comunali...”.

Solo la fiducia nella giustizia mi ha dato la serenità necessaria ad affrontare tutto ciò ed essa è stata bene riposta. Infatti il Tar Marche con l'ordinanza 9/1/15 n.18 non solo ha accolto la mia istanza di sospensione dell'ordine di rimozione dell'ufficio ambiente di tutte le mie cose dal mio cortile, ma soprattutto ha ordinato per il futuro al Comune che se questi proprio vuole insistere nel cercare pericoli di salute pubblica a casa mia, venga pure, ma avvisandomi per tempo e consentendomi di intervenire anche con tecnici e legali”.

“Purtroppo sovente in Italia il ceto dei politici e dei burocrati si arrogano il diritto di essere giudici e giustizieri... L'ordinanza del Tar ridimensiona tale malcostume più consono ad una caserma bulgara... Auspico per il futuro una classe dirigente più qualificata e culturalmente evoluta che non si attardi inutilmente ad azioni arbitrarie, ma che rivolga le proprie attenzioni e le risorse pubbliche a combattere il degrado ambientale di cui la nostra città è vittima inerme soprattutto nelle aree periferiche”.



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