MONTAPPONE Arrivano gli ultimi dati del Settore cappello con le stime della Federazione italiana industriali tessilivari e del cappello sulla base dei dati Istat. Un bilancio in chiaroscuro. Le cifre riguardano lo scorso anno, con i primi effetti legati alle guerre in Ucraina e a Gaza. Il comparto a livello nazionale presenta comunque, rispetto all’anno precedente, un piccolo aumento per quanto riguarda il fatturato (148 milioni, +2,78% sul 2022, +12,1% rispetto al 2021, +19,4% rispetto al 2020, mentre siamo ancora in territorio negativo -8,1% verso il 2019, vale a dire prima della pandemia).
L’altro fronte
I dati sul fatturato fanno da contraltare a quelli sulle imprese (121, -1,6% sul 2022, -3,2% rispetto al 2021, -6,9% nei confronti del 2020, oltre che -11,7% anche verso il 2019 prima del Covid) e sugli addetti (1950, -1,5% sul 2022, -3,5% sul 2021, -8,0% rispetto al 2020, -13,5% anche verso il 2019. «È importante motivare come il problema della scarsità di manodopera specializzata - rimarca Paolo Marzialetti di Uniontessile - sia legato al ricambio generazionale e alla formazione da portare avanti all'interno delle proprie aziende e dei laboratori, da parte dei titolari e dei collaboratori più anziani.
La tendenza
Marzialetti ricorda che «i dati legati alla produzione evidenziano molte perplessità: nel 2023 il comparto presenta, rispetto all’anno precedente, un aumento solo delle importazioni, ma non delle esportazioni che registrano invece una diminuzione». Chiosa ricordando che il «settore in Italia conferma per tutto il 2023 la tendenza già evidenziata al termine del terzo trimestre, avendo ormai esaurito la cosiddetta "onda lunga" del rimbalzo post pandemia. Ora bisognerà continuare a monitorare attentamente se e quanto l'incertezza e l'insicurezza determinate dalle guerre sono state acuite dalle precedenti crisi come quella energetica e delle materie prime, oltre che dall’inflazione».
Il core business
Un settore da tenere d’occhio, visto che il distretto del cappello fermano (Montappone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado e Falerone) e maceratese (Mogliano, Loro Piceno, Sant'Angelo in Pontano) il cui core-business è comunque rappresentato da Montappone e Massa Fermana, fa la parte del leone in Italia: vi risiedono oltre l'80% delle aziende del distretto e circa il 50% di quelle su scala nazionale.