Riapre la chiesa seicentesca dopo i lavori per i danni del sisma: Messa con l'Arcivescovo

Massa Fermana, riapre la chiesa seicentesca dopo i lavori per i danni del sisma: Messa con l'Arcivescovo
Massa Fermana, riapre la chiesa seicentesca dopo i lavori per i danni del sisma: Messa con l'Arcivescovo
2 Minuti di Lettura
Sabato 7 Dicembre 2019, 03:40

MASSA FERMANA - Riapre al culto la chiesa seicentesca di Massa Fermana, chiusa in seguito al terremoto del 2016. La cerimonia questo pomeriggio, a partire dalle ore 17, quando l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, celebrerà la messa. La chiesa, dedicata ai santi Lorenzo, Silvestro e Ruffino, è stata sottoposta ad un attento lavoro di consolidamento e restauro, a cura della diocesi.

LEGGI ANCHE:
Montemonaco, dopo il terremoto i pipistrelli minacciano di danneggiare le opere d'arte in chiesa

Il sì di Antonella e Alessandro nel borgo da fiaba per la rinascita dei terremotati


Sono stati l’architetto Barbara Moschettoni e l’ingegner Francesco Rinaldi a effettuare la progettazione, e la Fiorelli Costruzioni di Casette d’Ete a realizzare l’opera di risistemazione, il cui costo complessivo è stato di poco inferiore ai 270mila euro. Inoltre, grazie ai fondi dell’8x1000 presto torneranno nella chiesa, in perfetta sicurezza, tutte le opere d’arte precedentemente ivi custodite: è infatti in arrivo un sistema d’allarme e videosorveglianza. L’entità dei danni è stata alta, innegabile, e ciò ha comportato che la chiesa stessa non sarà più come prima.
Lesioni sulle pareti laterali, sugli archi, sull’abside, sulla copertura e nei locali della sagrestia, comprese infiltrazioni d’acqua sui soffitti delle navate e dell’abside, hanno richiesto una modifica dell’aspetto della stessa chiesa. «L’intervento ha riguardato la messa in opera di catene negli archi delle navate – informa la Curia – e poi è stato fatto un “cuci e scuci” delle murature, la demolizione della grotta (dedicata alla Madonna di Lourdes), delle pareti dell’abside, e di alcune parti dietro la stessa grotta. Fare in maniera diversa avrebbe comportato una maggiore spesa ma soprattutto avrebbe reso meno efficace l’intervento dal punto di vista strutturale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA