Lungotenna, c’è l’ok dalla Regione per altri 10 milioni. «Strada del futuro»

Il sindaco Calcinaro: «Ormai risolti anche i problemi legati all’acquedotto»

Lungotenna, c’è l’ok dalla Regione per altri 10 milioni. «Strada del futuro»
Lungotenna, c’è l’ok dalla Regione per altri 10 milioni. «Strada del futuro»
di Domenico Ciarrocchi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Marzo 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 07:25

FERMO Lungotenna, ora è ufficiale. C’è il disco verde al finanziamento della Regione alla Provincia per altri 10 milioni, di cui 2 per l’anno in corso e gli altri 8 per il prossimo anno. Il sindaco Paolo Calcinaro posta la foto dell’atto della giunta approvato dopo l’ok al Bilancio dello scorso dicembre in Consiglio.

Soldi che servono per completare l'ampliamento della strada che collega la zona industriale di San Marco alle Paludi con Campiglione. «Una via di comunicazione - rimarca il primo cittadino - decisiva per questo territorio insieme al futuro ponte verso il casello dell’A14 di Porto Sant'Elpidio. Ma intanto restiamo sul lavoro attuale con l’obiettivo di riaprire per l'estate: sembrano risolti i problemi di passaggio di un gasdotto e del nostro acquedotto. Ma questo ulteriore finanziamento era fondamentale». 

La zona

La strada rientra nei progetti per la viabilità di tutta la zona nord della costa legata al futuro ospedale in corso di costruzione a San Claudio di Campiglione. Accanto a questi lavori ci sono quelli in dirittura d’arrivo per la rotatoria di Lido San Tommaso, lungo la Statale: la scorsa settimana, rallentata un po’ dalla pioggia, è partita anche l’asfaltatura. In queste settimane il cantiere sulla Lungotenna, che per ora riguarda la parte della strada che dà verso l’interno, sono stati seguiti con qualche apprensione da residenti e automobilisti, anche perché le ruspe sono state costrette a fermarsi a causa delle interferenze del cantiere con le linee idriche e il gasdotto che passano in zona. Ora, oltre alla notizia dei 10 milioni, ci sono anche le rassicurazioni in merito a questo intoppo che verrà risolto con la sostituzione di una vecchia condotta della rete idrica.

L’obiettivo è riaprire al traffico, dopo la prima parte dei lavori, entro l’estate. Ovviamente il secondo stralcio, con i lavori più verso mare, richiederà tempi più lunghi.

L’atto approvato in Regione parla comunque di una rendicontazione sui lavori svolti con gli ulteriori 10 milioni da effettuare entro la fine del prossimo anno. Occorre quindi completare il progetto complessivo, effettuare gli ultimi espropri di terreno per i tratti che saranno interessati dal passaggio della strada e poi indire la gara d’appalto per la realizzazione.

Il sostegno

«La strada - aveva rimarcato nei giorni scorsi lo stesso Calcinaro - darà a cittadini e aziende una porta d’ingresso degna di un territorio, che porterà sviluppo, investimenti e crescita». In sostanza la strada rientra nel progetto di ammodernamento delle arterie che dovrebbe portare (ma qui è meglio non sbilanciarsi sui tempi) almeno ad abbozzare la famosa Mare-Monti di cui si parla invano da decenni. La provincia di Fermo è l’unica delle Marche che non ha una strada di collegamento rapido fra la riviera e i Sibillini. Ascoli ha l’Ascoli-mare da Porto d’Ascoli ad Ascoli, A Macerata va ancora meglio con la superstrada Civitanova-Foligno che tanti sbocchi ha aperto sul fronte dei collegamenti imprenditoriali e turistici con l’Umbria. Sbocchi che hanno rappresentato un aiuto anche per il Fermano. Qui si intende procedere sistemando al meglio le arterie già presenti e collegandole con il casello più a nord della provincia, quello di Porto Sant’Elpidio. Analoghi progetti già finanziati riguardano anche il tratto della Faleriense più vicino all’entroterra, quello da Amandola a Servigliano. Forse una delle strade più tortuose della provincia, Ancora tutto da vedere per quanto riguarda il tratto da Servigliano a Campiglione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA