Francavilla d'Ete, ex Villa Sagrini
Il Tar dice che si può vendere

Francavilla d'Ete, ex Villa Sagrini Il Tar dice che si può vendere
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Lunedì 18 Maggio 2015, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 13:02
​FRANCAVILLA D'ETE - "Il Tar ha dato ragione all'amministrazione comunale: l'immobile dell'ex Villa Sagrini potrà essere venduta". Ne da notizia oggi l'amministrazione comunale che ricorda che "il ricavato potrà essere utilizzato per investimenti, abbattere i mutui esistenti e compartecipare a nuovi bandi europei per riqualificare sempre più il territorio comunale".



Sulla vicenda c'era stata finora la fiera opposizione della Croce Verde, che proprio nella villa ha la sua sede e della minoranza. Ora l'amministrazione esulta: "E' una prima vittoria per l'amministrazione comunale che ha sempre sostenuto come l'ex Villa Sagrini, dichiarata cadente e pericolante e non riqualificabile dall'amministrazione comunale per mancanza di fondi, possa diventare una risorsa per il paese una volta messa sul mercato e trasformata da potenziali acquirenti in una struttura ricettiva, creando turismo e posti di lavoro".



"La delibera consiliare era stata impugnata a ottobre 2014 e portata al Tar dalla locale Croce Verde che dal 2004 usufruisce, come sede, dei locali superiori dell'immobile in comodato gratuito. In settimana il Tar dopo alcuni rinvii non ha concesso la sospensiva e ha rinviato il tutto a data da destinarsi, una forma di archiviazione, pertanto la delibera consiliare può considerarsi di fatto esecutiva e nelle prossime settimane verrà pubblicato il bando di vendita dell'immobile".



Ma la querelle non finisce qui. Il gruppo di minoranza ha coinvolto la Soprintendenza delle Belle Arti per chiedere il vincolo dell'edificio di importanza storica "ma anche qui - sostiene l'amministrazione - le contraddizioni emerse sono tante".



"Abbiamo ricevuto una relazione dalla Soprintendenza - racconta il sindaco Nicola Carolini - in cui veniva descritta l'ex Villa Sagrini come era in passato quando in realtà le precedenti amministrazioni hanno poi stravolto sia la struttura stessa che l'area circostante: le stanze modificate, la cappellina e il refettorio non ci sono più, esternamente il parco storico è stato dimezzato per lasciare spazio ad un campetto polivalente con mille problemi e dai costi esosi con mutui che gravano sulla testa dei cittadini ancora per anni. Tutto questo lo faremo presente agli organi competenti chiedendo un sopralluogo della Soprintendenza per mostrare quello che non c'è più' e accertare eventuali responsabilità sugli interventi effettuati fine anni '90 inizi anni 2000".
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