FERMO - Sindaci pronti al confronto sulla viabilità nelle Marche Sud. Ampliamento dell’A14 e arretramento della ferrovia devono camminare a braccetto. Certo, lo scetticismo è d’obbligo perché si parla di infrastrutture da realizzare in 3-5 anni e pare poco credibile considerato l’inferno che è stata l’autostrada per riparazioni di minore impatto.
Code su code, incidenti, strade bloccate. Per fortuna con il periodo estivo i cantieri disseminati fra Pedaso e San Benedetto sono stati smantellati, ma con il ritorno di settembre torneranno anche i restringimenti a una corsia che tanti disagi (e incidenti) hanno provocato in questi anni.
La strategia
Comunque, in un modo o nell’altro, bisogna trovare la quadra e su questo si sta lavorando in Regione.
Il punto
Per Vesprini «l’arretramento della ferrovia è necessario e bisogna approfittarne adesso che si può attingere ai fondi del Pnrr. C’è un progetto approvato da Pesaro a Fano ma per il Sud non c’è una progettualità, si parla di bypass ma non si può fare un distinguo tra Marche Nord e Sud. L’arretramento deve essere uguale per tutti. Per le nostre città la Ferrovia in queste condizioni è invivibile. Ringrazio la Regione per l’apertura al confronto, riguardo l’A14 prende corpo l’ampliamento, anche perché diversamente i fondi saranno destinati ad altro». Sempre riguardo l’autostrada «l’ampliamento è una buona idea – dice il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro –: si parla di lavori da eseguirsi in tre anni e con queste tempistiche siamo rassicurati. Riguardo la ferrovia, c’è la volontà di un arretramento ed è senz’altro opportuno. Di sicuro quello che non si può fare è l’arretramento dell’autostrada, significherebbe restare a non far niente per altri 15-20 anni».
Il governo
Vincenzo Berdini, sindaco di Pedaso, fa notare che «con la crisi di governo in atto oggi siamo davvero pieni di interlocutori, il ministro delle Infrastrutture Giovannini aveva parlato di tre bypass ma il presidente della Regione rigetta l’idea perché i bypass non sono risolutivi e la spesa è alta. Autostrade e Ferrovie devono dialogare, tra di loro e con noi, sono scettico perché in A14 siamo allineati sulla proposta della Società per l’ampliamento ma allargare 9 gallerie significa prendere in ostaggio l’autostrada per 10 anni se pensiamo che per metterne a norma 4 la sofferenza è stata infinita. Parlano di lavori in 3 anni, ma se non vedo non credo. Comunque il problema è congelato finché non si presenta un progetto chiaro e inequivocabile. Diversamente è un’incognita. Non dobbiamo avere fretta e rischiare di fare una scelta sbagliata. Abbiamo aspettato 16 anni con l’autostrada, la partita autostrade-ferrovia deve essere partita unica, vorremmo vedere sul tavolino due o tre soluzioni da valutare».