Si arricchisce l’offerta del Palazzo dei Priori: nuova sezione dei legni dipinti. Calcinaro: «Puntiamo a crescere». E mercoledì l'open day per tutti

Si arricchisce l’offerta del Palazzo dei Priori: arriva la nuova sezione
Si arricchisce l’offerta del Palazzo dei Priori: arriva la nuova sezione
di Lolita Falconi
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Domenica 29 Ottobre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 11:29

FERMO «Un passo importante, dopo tanta attesa, per la città ed il territorio che avranno così, dopo l’apertura, restituiti uno spazio di grande bellezza e fascino, tutto da ammirare, insieme al vasto patrimonio culturale di Fermo». Parole di soddisfazione del sindaco Paolo Calcinaro in vista di uno degli eventi più attesi. Il conto alla rovescia sta infatti per terminare. Un’altra tessera del suggestivo mosaico che compone la ricca proposta museale cittadina sta per essere disvelata e restituita alla città, dopo qualche anno. Verrà inaugurata oggi a partire dalle ore 17.30, la nuova sezione dei legni dipinti della Pinacoteca Civica di Fermo.

Saranno ammirabili le opere, fra gli altri, di Jacobello Del Fiore, Andrea Da Bologna, il Maestro di Sant’Elsino, Francescuccio di Cecco Ghissi, Vincenzo Pagani.

Il Primo novembre ci sarà invece l’open day gratuito per tutti con orari 10.30-13 e 15.30 - 19 solo per la sezione dei legni dipinti della Pinacoteca. «Oltre all’inaugurazione di domani (oggi, ndr.), abbiamo previsto anche un open day  il Primo novembre relativo a questa sola sezione - ha aggiunto Calcinaro -. Anche questa parte della Pinacoteca testimonia la minuziosa e lunga opera di investimento nei restauri che l’Amministrazione Comunale ha fatto in questi anni, per riportare le tavole al loro antico splendore, in vista di questa inaugurazione». Gioielli d’arte che brillano di luce propria, che costituiscono il naturale completamento dell’articolazione espositiva di Palazzo dei Priori dopo il sisma. In questi giorni è stato certosino e delicato il lavoro di installazione delle opere e di allestimento della sala da parte del Settore Musei del Comune, di Maggioli Cultura, di restauratori e ditte, curando dettagli e preparando al meglio l’inaugurazione con visita guidata.

«Ogni gioiello, ogni piccola gemma del grande scrigno d’arte, che è il patrimonio  culturale di Fermo, che torna a splendere e soprattutto nella fruizione pubblica, va celebrato e festeggiato con i momenti che sono stati programmati – ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei -  un tassello che completa un insieme di bellezza e fascino che si presenta ai nostri visitatori, uno spazio che mancava dal 2016 e che suggella l’offerta culturale dei musei cittadini».


Il programma di oggi si compone di due momenti. Il primo, alle ore 17.30, alla Sala dei Ritratti la presentazione con l’apertura dei saluti istituzionali e delle autorità e gli interventi del Maestro Pierluigi Savini sulla Fermo del ‘400 ed i rapporti con Venezia, Roma ed altri grandi centri di cultura; della professoressa Francesca Coltrinari, docente di Storia dell’arte moderna dell’Università di Macerata e cocuratrice del catalogo della Pinacoteca Civica di Fermo, insieme alla professoressa Patrizia Dragoni, sulle opere d’arte su tavola della sezione della pinacoteca; di Francesca Ascenzi, restauratrice, sui restauri delle tavole di Francescuccio di Cecco Ghissi e Vincenzo Pagani; di Giacomo Maranesi, restauratore, sul restauro delle tavole di Jacobello del Fiore. A seguire, il secondo momento, con la visita alla nuova sezione.

Ad avere un’anticipazione della nuova sezione l’attore Vincenzo Salemme che, stando a Fermo per uno spettacolo teatrale, a sorpresa ha visitato le opere esposte, congratulandosi per la bellezza dello spazio espositivo ed in generale per il patrimonio culturale della città. Già dal palcoscenico del Teatro dell’Aquila al termine della prima serata di “Natale in Casa Cupiello”, aprendo la stagione di prosa dei record (903 abbonati), Salemme aveva espresso bellissime parole per il pubblico presente, tornato dopo gli anni trascorsi a riempire le platee e si era congratulato con la Città per la cura e l’attenzione per il proprio teatro. 

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