Studiano la realtà aumentata e virtuale: Fermo Tech, arrivano nuovi ricercatori

Studiano la realtà aumentata e virtuale: Fermo Tech, arrivano nuovi ricercatori
Studiano la realtà aumentata e virtuale: Fermo Tech, arrivano nuovi ricercatori
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Domenica 27 Febbraio 2022, 05:00

FERMO  - Continuano a pieno ritmo le attività del Fermo Tech, il laboratorio di ricerca e innovazione che vede la collaborazione tra il comune di Fermo, la Politecnica delle Marche, e l’Ente universitario del fermano. Al momento posizionato nei locali del Buc Machinery, in via dell’Università, nel laboratorio, oltre alla professoressa Papetti, arrivata a ottobre 2021, da questo mese ci sono quattro nuovi ricercatori. 


Portano avanti le attività di ricerca e tengono insegnamenti nel corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale, nella sede fermana dell’Università.

Si tratta di Sara Antomarioni, esperta in Lean Manufacturing; Sabrina Iarlori, esperta in Manutenzione Preventiva e Predittiva; Francesco Cauteruccio, esperto di Intelligenza Artificiale e Analisi dei dati; Alessio Vita, esperto di Additive Manufacturing. Al momento nei locali del laboratorio si stanno compiendo ricerche sui sistemi di realtà aumentata e realtà virtuale, applicate alla progettazione di prodotti caratterizzanti il Made in Italy. E, contestualmente al potenziamento delle risorse umane, il Fermo Tech si è dotato anche di nuove strumentazioni e attrezzature, iniziando a collaborare con le aziende del Fermano.

«È una realtà che va avanti ed è importante per le aziende – commenta il sindaco Paolo Calcinaro, anche presidente Euf, riferendosi al laboratorio – ciò renderà possibile aumentare e migliorare la tecnologia dei distretti fermani, e dà possibilità ai giovani talenti di dimostrare le proprie capacità». Oltre all’Università Politecnica delle Marche, nel laboratorio operano anche l’Ateneo di Camerino, ricercatori di imprese leader a livello nazionale nei settori dell’Hi tech e alcune imprese manifatturiere del Fermano. Un laboratorio, come detto, innovativo al servizio del Made in Italy, in settori come calzature, abbigliamento, meccanica, meccatronica; e ancora accessori, gioielli, arredamento e packaging.

«Nuovi ricercatori – commenta l’assessore alle Politiche del Lavoro, Annalisa Cerretani – in grado di portare importanti contributi in termini di idee, competenze e professionalità per potenziare il Fermo Tech, che continua nella missione di affiancare le imprese del territorio». A collaborare con le attività di ricerca, in particolare, sono l’Iti Montani, le aziende del territorio e il Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche di Univpm. 


Il direttore di quest’ultimo dipartimento, il professor Michele Germani, anticipa che le prossime attività «saranno focalizzate sull’avvio di collaborazioni strutturali con il settore calzaturiero, della moda, della meccatronica; sulla partenza dei nuovi corsi di Ingegneria Gestionale; sulla gestione dei servizi con le tecnologie Smart; sulla formazione degli studenti del Montani sulle tecnologie presenti nel Fermo Tech» La sede nel Buc Machinery, ricorda l’assessore alle Politiche Comunitarie, Ingrid Luciani, «è provvisoria, in attesa del completamento dei lavori al mercato coperto finanziati con fondi comunitari nell’ambito degli Iti urbani». 

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