Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: «Sparatoria brutto segnale, siamo ripiombati nel passato»

Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: «Sparatoria brutto segnale, siamo ripiombati nel passato»
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: «Sparatoria brutto segnale, siamo ripiombati nel passato»
di Chiara Morini
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Sabato 1 Aprile 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 14:46

FERMO - «Obiettivamente è un segnale molto brutto, erano anni che a Lido Tre Archi non c’erano sparatorie». Così il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, l’indomani della sparatoria, che ha causato il ferimento di un uomo e altri colpi esplosi in strada. 


La tregua


«L’assenza fino a oggi di episodi così gravi – commenta il sindaco – era un fattore positivo. Ma quanto accaduto nella serata di giovedì vuol dire che il potenziale criminogeno nel quartiere si sta elevando. E questo accade, purtroppo, nel momento in cui si stanno portando a termine i progetti di riqualificazione». Questo l’allarme del sindaco Paolo Calcinaro, accanto al quale arriva anche quello del consigliere regionale del Pd, Fabrizio Cesetti, che già nel 2021 aveva chiesto un posto di polizia fisso a Tre Archi, e che porterà il caso nella discussione del Consiglio regionale il prossimo martedì.


Il presidio


«La sparatoria di Lido Tre Archi – dice – evidenzia la necessità di un intervento urgente per garantire la sicurezza dei residenti nella zona e porre fine all’ormai insostenibile situazione di pericolo e disagio sociale».

Nel 2021 Cesetti aveva presentato una mozione, poi divenuta risoluzione, che lo scorso novembre l’assemblea legislativa regionale aveva trasformato in risoluzione, votandola all’unanimità. «Si impegnava la giunta regionale – prosegue il consigliere regionale del Pd – a intervenire presso il Governo e il ministero dell’interno per avere un presidio fisso e permanente di polizia».

A questo si aggiungono altri progetti, che coinvolgono Civitanova e Porto Sant’Elpidio. «A oggi – dice - non abbiamo notizie di che tipo di iniziative siano state intraprese dalla giunta regionale per dar corso agli impegni attribuitigli con l’approvazione di quella risoluzione. Per tale motivo, martedì a seguito di un atto da me presentato ieri mattina, in consiglio regionale verificheremo a che punto sono». E arrivando su Lido Tre Archi, chiude: «È evidente a tutti come la situazione abbia ormai assunto i contorni di una vera e propria “terra di nessuno”, con delinquenti dediti a reati sempre più gravi che possono sfociare in drammatici episodi di sangue. I progetti di rigenerazione urbana, pur utili, non sono più sufficienti. Occorre una decisa azione repressiva delle forze dell’ordine per ripristinare la legalità in questo quartiere e liberare tante persone per bene dalla convivenza forzata con queste bande di criminali che prosperano sulla paura e sulla convinzione di poter agire impunemente». 

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