Che sorpresa, il latino piace agli alunni: doppia ribalta per il liceo classico Caro

Che sorpresa, il latino piace agli alunni: doppia ribalta per il liceo classico Caro
Che sorpresa, il latino piace agli alunni: doppia ribalta per il liceo classico Caro
di Domenico Ciarrocchi
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Martedì 9 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 11:41

FERMO «Il latino? Una lingua precisa, essenziale. Con l’era dei demagoghi e dei ciarlatani verrà abbandonata». Il presagio del giornalista e scrittore Giovannino Guareschi sembrava si fosse avverato ma, all’improvviso, la lingua degli Antichi Romani sembra tornata a nuova vita. Stando almeno a vedere alle ultime iniziative nel Fermano, con due Certamen uno dietro l’altro, il primo a Ortezzano e il secondo a Fermo.

La cerimonia

Nel paese sulla Valdaso sono andate in archivio le celebrazioni di Giuseppe Carboni, concluse con i volti sorridenti degli studenti del Liceo classico Caro di Fermo, vincitori della XIX edizione del concorso.

Si sono cimentati nella traduzione di un testo di San Girolamo. I docenti Patrizia Morelli e Giuseppe Flammini hanno fatto parte della commissione giudicatrice e con Maurizio Petrocchi e Dominique Longrée arricchito il convegno su “La modernità del Carboni nel mondo della traduzione latina”.

Fra i presenti il consigliere regionale Marco Marinangeli e Cesare Catà che, nella serata di sabato, ha rapito il pubblico con la lezione-spettacolo sul Giulio Cesare di Shakespeare e l'arte oratoria. Carboni, noto agli studenti per il vocabolario, era di Ortezzano e il paese guidato dalla sindaca Carla Piermarini gli ha reso omaggio con la sfida fra gli studenti. L’iniziativa organizzata a braccetto con Lungavilla, paese di Giuseppe Campanini, coautore del vocabolario. La sindaca Carla Beccaria ha inviato una lettera confermando la volontà di instaurare una collaborazione sempre più stretta con Ortezzano.

L’evento

Intanto si muove anche Fermo, che, con il coordinamento dello stesso Liceo Caro, organizza un altro concorso (la referente è Rossana Paponi) per gli studenti. La prova, della durata di 6 ore, si terrà domani alle 9 alla biblioteca Spezioli e consisterà nella traduzione di un brano tratto dal “De Medicina” di Aulo Cornelio Celso. Il Certamen si ispira alla storia della medicina e viene ospitato per la prima volta in biblioteca, unendo la disciplina medica a Fermo, di cui la biblioteca è erede attraverso il fondo donato dal medico fermano Romolo Spezioli (1642-1723). L’edizione del Certamen è dedicata alla memoria di Piero Ferracuti, già docente di Latino e Greco, poi dirigente scolastico del Liceo classico, ora retto da Stefania Scatasta, Indimenticabili le sue doti di profonda umanità e la raffinata sensibilità verso i valori della cultura classica.

Il giudizio

Nella commissione giudicatrice Stefania Fortuna, docente di Storia della medicina alla Politecnica, Philippe Mudry, professore di Lingua e letteratura latina a Losanna, Giuseppe Flammini dell'Università di Macerata, Maria Chiara Leonori, direttrice della biblioteca, Lorenzo Rosati, già docente al Liceo classico. Il giorno della prova anche un tour a Fermo, mentre giovedì alle 10, all’auditorium San Filippo, la lectio magistralis di Mudry e la proclamazione dei vincitori.

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