Dal violino allo yoga, a Porto San Giorgio i balneari pronti all'assalto del weekend: «Occhio ai parcheggi»

Dal violino allo yoga, a Porto San Giorgio i balneari pronti all'assalto del weekend: «Occhio ai parcheggi»
Dal violino allo yoga, a Porto San Giorgio i balneari pronti all'assalto del weekend: «Occhio ai parcheggi»
di Serena Murri
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Sabato 15 Luglio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:38

FERMO - A forza di invocare il caldo, ormai è arrivato davvero. Forse anche troppo. Per oggi e domani previsto un altro assalto alle spiagge. Facciamo dunque un giro fra i balneari concentrando l’attenzione su Porto San Giorgio che quest’anno è tornata in possesso della Bandiera Blu. Allo chalet Barracuda, ad esempio, Renata Buleddu, è partita con un nuovo format, quello delle colazioni musicali in spiaggia dalle 8 alle 10 che ha visto allietare i clienti con la musica del violinista Valentino Alessandrini. Nella prima mattinata infrasettimale c’era la bellezza di 520 persone. Non male.


Il commento


«La stagione è iniziata davvero domenica scorsa, con residenti e stagionali in spiaggia.

Qui in zona arrivano turisti da Roma, Milano e Torino, lo vedo anche dalla nuova gestione che ho assunto dei Marinai d’Italia, sono questi i turisti con un budget da spendere. Purtroppo giugno per noi ha rappresentato un -45%. Ora rincorriamo la stagione. E poi si fa fatica a trovare personale, sono spariti i ragazzi dai 25 ai 30 anni, trovi solo ragazzini che dopo 3 settimane mollano. Ma ora la squadra è formata, mancano solo 3 persone per la sala. Puntiamo meno sulle serate e di più sulla giornata, faremo anche appuntamenti di yoga e musica».


Ma in città servirebbero più parcheggi, «io ho perso 5 clienti da Tolentino che avevano prenotato ombrelloni e lettini dice ancora Buleddu -: hanno dovuto annullare la prenotazione perché non hanno trovato parcheggio e se ne sono andati. Servono lungimiranza per collegamenti all’avanguardia e un piano parcheggi a lungo termine. Non c’è la viabilità adatta alle navette, se sbagliano ingresso poi girerebbero a vuoto». Comunque lo scorso weekend ha creato le giuste premesse, il lavoro c’è stato e tanto, spiega Romano Montagnoli dello chalet Windsurf: «La stagione è decollata con il caldo e così deve continuare. Siamo quasi sul tutto esaurito, con percentuali di occupazione molto alte. Di più non si può chiedere, certo l’apertura dei parcheggi a nord sarebbe stato un bell’aiuto, ma non si può contare sul benestare di un privato, piuttosto che di un altro. Serve una visione d’insieme, da adesso ai prossimi anni, che vada oltre un’amministrazione che cambi volto alla città».


Per Montagnoli «va bene una ciclabile con un arredo urbano bello, ma il problema resta, se una fetta del territorio è urbanizzato al massimo non c’è molto da inventare. Questi sono i problemi della città. O elimini l’esistente o crei nuovi spazi. Per quanto riguarda la stagione adesso va, anche se ci è mancata una fetta di giugno e maggio. Ora cerchiamo di recuperare e contiamo sulla bella stagione, cercando di non far cadere neanche una goccia d’acqua a terra» scherza. Un messaggio è chiaro, dai primi arrivi di turisti: «I soldi non ci sono - chiarisce Montagnoli -: ce ne accorgiamo... dall’espositore delle patatine che ci mette tempo a svuotarsi. Prodotti che sono stati tagliati dalle famiglie, a fronte di una capacità di spendere diminuita. Quel che conta è che le spiagge siano piene. Pendolari e affittuari sono arrivati. Con luglio entriamo nella stagione, se il meteo ci aiuta, saremo ancora di più».


«Giugno è partito molto lentamente - conferma da Poldo e Livia, la titolare Valeria Vallorani - per questioni meteorologiche. Il movimento di presenze dall’Umbria è diventato più folto, ma arrivano solo di domenica. Molti i turisti olandesi e americani che di base hanno casa nell’entroterra. Il sabato lavoriamo con i locali. Luglio è partito bene con gli ombrelloni stagionali. In tanti si fermano a mangiare al ristorante, il movimento è discreto anche nei giorni feriali. Non abbiamo più ripristinato i campi da gioco che portavano caos. Puntiamo di più sulla spiaggia. Per chi vuole, offriamo libri di lettura». E la Bolkestein? «Aspettiamo risposte precise. Vogliamo sapere quali siano gli argomenti su cui riflettere, poi prenderemo una decisione. Intanto, ci concentriamo sulla stagione».

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