FERMO «Non siamo dietro a nessuno». Così Carlo Sprovieri che dal 2016 è primario del reparto di Oculistica del Murri, parlando di quello che è stato fatto da 8 anni a questa parte e di quello che si fa. La difficoltà maggiore, anche con i ritardi accumulati a causa del Covid, sono le liste di attesa ambulatoriali. In merito a queste, Sprovieri e il direttore generale dell’Ast Fermo Roberto Grinta hanno previsto la presenza, per 40 ore settimanali, di una oculista su tutto il territorio.
La strategia
«La prevenzione – ha spiegato – ritengo vada fatta nel territorio.
I particolari
«Tra cataratte – spiega il dottor Sprovieri – glaucomi e iniezioni, gli interventi sono circa 2mila all’anno. Solo nel 2023 sono stati utilizzati 1200 cristallini, fatte 600 punture intravitreali, 240 interventi di chirurgia vitro retinica. I 2.000 interventi li facciamo ambulatoriali, senza utilizzare il blocco operatorio e il valore aggiunto è anche quello che pure per patologie complesse negli anziani siamo in grado di trattarle in regime di day hospital». Chirurgia, ma anche diagnostica, e qui, Sprovieri ha creato ambulatori specifici per le singole patologie. In particolare con diabetologia, ha spiegato che, grazie al collegamento e alla condivisione di un retinografo, «possiamo ricevere in tempo reale le immagini e le scansioni della retina». E per questo il reparto oculistico di Fermo ha anche riveuto i complimenti dal direttore del San Raffaele di Milano. Tornando alla chirurgia, si fa rete anche per i trapianti di cornee. «Siamo in collegamento – ha spiegato – con la banca degli occhi di Ancona e abbiamo una convenzione con quella di Mestre. Facciamo anche trapianti di ultima generazione fino ai lamellari».
Il futuro
Guardando al nuovo ospedale Sprovieri è convinto che «darà sicuramente buone possibilità alla sanità fermana, vista anche la sua posizione baricentrica, e che avrà una grande attrattività dando possibilità a tutti di crescita». Sprovieri ringrazia la direzione per la vicinanza e la direzione, Grinta, definisce il reparto di oculistica come «vivo, dotato di tanti professionisti, che offrono buona assistenza a tutto il territorio».