Fermo, i giovani alpinisti del Cai
si fanno onore sulle Alpi lombarde

Foto di gruppo dei giovani alpinisti del Cai Fermo
Foto di gruppo dei giovani alpinisti del Cai Fermo
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Lunedì 21 Settembre 2015, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 12:42
FERMO - I giovani alpinisti fermani sulle Alpi. Una splendida realtà quella del Cai che conta 114 soci Under 18 su 516 iscritti totali.

L'alpinismo giovanile della sezione Cai di Fermo insomma è una splendida realtà.



Nel mese di agosto, come sperimentato anche in anni precedenti , i ragazzi fermani hanno partecipato alla settimana Alpinismo Giovanile sulle Alpi, nella Val Masino in Lombardia nelle Alpi Retiche, con la possibilità di scoprire i meravigliosi paesaggi Valtellina, ricchi di sorgenti e cascate, la cui presenza è dovuta all’impermeabilità del tipo roccia, il granito.



Durante tutta la settimana hanno portato a termine gli obiettivi prefissati dagli accompagnatori, tanto nelle escursioni quanto nella sperimentazione delle tecniche di arrampicata e ferrata. Hanno camminato in alta montagna, lontano dai rumori, immersi nella natura e nella quiete, ammirato torrenti e cime maestose, osservato marmotte ed altri animali di montagna nel rispetto della natura e di sé stessi, in complicità gli uni con gli altri e sapendo distinguere i momenti di relax dai momenti di serietà e responsabilità.



Negli ultimi due giorni, in collaborazione col gruppo di Alpinismo Giovanile della sezione Cai di Menaggio, si è intrapreso uno dei sentieri più alti delle Alpi, il famoso Sentiero Roma, effettuando una salita ed una successiva traversata a circa 2.500 metri di quota, per raggiungere i rifugi Gianetti ed Allievi Bonacossa e poter ammirare da vicino le cime del Monte Disgrazia e del Pizzo Badile, mettendo veramente alla prova le capacità fisiche ed organizzative, oltre a condividere l’esperienza di dormire in un rifugio di alta montagna.



Massima soddisfazione per gli accompagnatori che hanno potuto constatare i risultati del loro lavoro e della loro dedizione, ed entusiasmo da parte del Cai che spera di poter ripetere l’esperienza anche l’anno prossimo.
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